Gli speciali di Natale di Doctor Who riducono la mortalità nel Regno Unito

Speciale di Natale di Doctor Who

Creature immaginarie e specie aliene amiche potrebbero non essere l’unica cosa che Doctor Who salva, specialmente dopo gli Speciali di Natale come quello di quest’anno. (BBC – Fotografo: Ray Burmiston, riprodotto con licenza creative commons CC BY 2.0 DEED)

Secondo uno studio pubblicato sul British Medical Journal (BMJ), sembra che gli speciali di Natale della serie televisiva Doctor Who abbiano un impatto positivo sulla mortalità nel Regno Unito. Il professor Richard Riley dell’Università di Birmingham ha analizzato i dati sulla mortalità nel Regno Unito negli anni successivi alla messa in onda di questi speciali e ha riscontrato una riduzione dei decessi. In particolare, gli speciali di Natale sembrano avere un effetto maggiore rispetto agli altri episodi trasmessi durante la settimana circostante. Tuttavia, l’effetto è stato osservato principalmente in Inghilterra e Galles, mentre gli scozzesi sembrano non beneficiarne particolarmente. Nonostante ciò, l’effetto complessivo sembra essere significativo, con una riduzione di 3,6 decessi ogni 10.000 persone-anno nel Regno Unito. Il professor Riley suggerisce che l’esposizione alla rappresentazione di un dottore che si vorrebbe vedere potrebbe spingere le persone a consultare esperti medici durante l’anno, individuando così malattie potenzialmente mortali in modo tempestivo. Inoltre, Riley cita prove precedenti secondo cui Doctor Who ha ispirato molti fan nelle loro scelte di vita, incluso diventare scienziati, il che potrebbe avere benefici per la salute nazionale a lungo termine. Tuttavia, è importante notare che lo studio non ha analizzato la mortalità globale e che gli anni COVID non sono stati presi in considerazione. Nonostante ciò, il professor Riley ha utilizzato un’adeguata analisi statistica per evitare distorsioni nei risultati. Infine, è interessante notare che lo studio ha escluso gli spin-off della serie e ha utilizzato i tassi di mortalità standardizzati per età. Lo studio completo è disponibile gratuitamente sul British Medical Journal.

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