Durante le ore fredde e lunghe del crepuscolo invernale, le renne subiscono un cambiamento unico tra i mammiferi diurni: i loro occhi cambiano colore. Gli studiosi credono che questo strano fenomeno conferisca loro una visione notturna specializzata, aiutandole a cercare cibo. La scoperta che la superficie degli occhi delle renne cambia colore da arancione dorato in estate a blu in inverno è stata fatta nel 2013 e da allora gli scienziati cercano di capire il motivo di questo cambiamento. Si era stabilito che il cambiamento di colore permette agli occhi delle renne di trasmettere la luce ultravioletta (UV), ma questo è rischioso nelle condizioni nevose in cui la luce UV dannosa per il DNA viene anche riflessa su di loro. Quindi perché mantenere un tratto potenzialmente pericoloso? C’era il sospetto che potesse essere un’adattamento per aiutarle a individuare fonti di cibo, come i licheni, un sospetto che i ricercatori dell’Università di St Andrews e del Dartmouth College hanno cercato di indagare.
Il team si è messo alla ricerca di licheni nel Parco Nazionale di Cairngorms, in Scozia, dove questi organismi sono una componente fondamentale della dieta delle renne. Scattando fotografie sotto la luce UV, i ricercatori hanno scoperto che diverse specie di licheni assorbono o riflettono la luce UV in modo diverso. Inoltre, hanno anche scoperto che le renne tendono a nutrirsi degli assorbitori più forti, suggerendo che la loro sensibilità all’UV le aiuta a individuare i licheni sulla neve. Ai nostri occhi, così come per la maggior parte dei mammiferi, i licheni chiari sulla neve bianca sono estremamente difficili da individuare! Ma agli occhi delle renne, le specie di cui hanno bisogno per nutrirsi spiccherebbero come macchie scure nel paesaggio nevoso molto più riflettente, ha spiegato la dott.ssa Catherine Hobaiter, coautrice dello studio.
Il professor Nathaniel Dominy, responsabile dello studio, ha aggiunto che le renne non vogliono sprecare energia vagando alla ricerca di cibo in un ambiente freddo e desolato. Se possono vedere i licheni da lontano, questo dà loro un grande vantaggio, permettendo loro di conservare preziose calorie in un momento in cui il cibo è scarso. I ricercatori suggeriscono che il prossimo passo potrebbe essere indagare se c’è una correlazione tra la sensibilità all’UV delle renne e ciò di cui si nutrono. I Cladonia, un genere di licheni molto apprezzato dalle renne affamate, hanno proprietà antiossidanti. In combinazione con altri alimenti, il team crede che possano offrire alle renne una protezione dai danni causati dai raggi UV.
Oltre al cambiamento di colore degli occhi, le renne hanno altri trucchi interessanti nella manica. Lo studio è stato pubblicato su i-Perception con il titolo “Reindeer and the quest for Scottish enlichenment”.
Links: