Secondo gli esperti la civiltà che popolava l’area inferiore del fiume Yangtze sarebbe stata sommersa da colossali inondazioni del fiume.
L’improvviso crollo dell’ultima cultura neolitica, del corso inferiore del fiume Yangtze (Cina orientale), avvenuto circa 4.300 anni fa, ha finalmente una spiegazione. Questa civiltà preistorica, nota soprattutto per l’insediamento di Liangzhu, non ha lasciato tracce di un graduale declino o di un conflitto che l’ha cancellata; un mistero che oggi potrebbe avere una spiegazione. Oggi, un’analisi speleologica, ha permesso ad un gruppo di ricercatori di scoprire cosa ha provocato la distruzione dell’antica città. Il geologo cinese Haiwei Zhang ha portato in Europa diversi campioni di stalagmiti nel 2017 da due grotte situate a sud-ovest dell’insediamento che si stava scavando, chiamate Shennong e Jiulong. Entrambe le grotte “erano state esplorate per anni“, ha affermato lo scienziato in una dichiarazione dell’Università di Innsbruck (Austria), che ha partecipato alla ricerca. “Si trovano nella stessa area colpita dal monsone del sud-est asiatico in cui il delta dello Yangtze e le sue stalagmiti forniscono un’idea precisa del tempo del crollo della cultura di Liangzhu“, ha affermato.
L’analisi isotopica delle stalagmiti ha rivelato che più di 4.300 anni fa (tra il 2324 e il 2303 aC) ci fu un periodo di forti precipitazioni. L’elevata umidità è stata stabilita dall’Università di Innsbruck da registrazioni di isotopi di carbonio, mentre la datazione esatta è stata effettuata grazie ad una serie di misurazioni di uranio e torio presso l’Università di Xi’an Jiaotong (Cina). Si tratta di un metodo definito dagli esperti Haiwei come “sorprendentemente accurato“, poiché il margine di errore è entro 30 anni. Un sottile strato di argilla nelle rovine conservate indica anche una possibile connessione tra la scomparsa della civiltà avanzata e l’inondazione del fiume Yangtze o l’innalzamento delle acque, ha spiegato Christoph Spötl, coautore dello studio sull’argomento, pubblicato la scorsa settimana sulla rivista Science Advances. 5.300 anni fa la cultura archeologica di Liangzhu era già fiorente e, al momento della sua scomparsa, aveva quasi mille anni. Nella storia della civiltà umana, è uno dei primi esempi di comunità altamente sviluppate, basate su un’infrastruttura idrica. L’insediamento, circondato da possenti mura, aveva un complesso sistema di canali navigabili, dighe e bacini idrici, che permetteva alla popolazione di coltivare vaste aree agricole durante tutto l’anno. La ricerca indica come le eccessive piogge monsoniche abbiano provocato un colossale straripamento del fiume Yangtze; di tale entità che dighe e canali non hanno resistito sommergendo la città di Liangzhu. Da quel momento in poi, condizioni meteorologiche molto umide sono persistite per altri 300 anni, come dimostrano i geologi dai dati raccolti nelle grotte.
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