Cosa c’è all’origine del suono più forte dell’universo?
Nel 2006 un team di studiosi ha inviato nello spazio un particolare strumento (ARCADE) che, fissato ad un pallone, è in grado di registrare le onde radio emesse dalle stelle, anche le più lontane. Raggiunta una quota di 37 chilometri di altitudine, il dispositivo ha captato un segnale potentissimo, con un’entità pari a sei volte rispetto alle previsioni degli esperti. La potenza, davvero estrema, del ”ruggito” dallo spazio profondo ha destato non poca sorpresa da parte degli esperti. Il fenomeno non è spiegabile né con le radiazioni provenienti da stelle primordiali né con le onde prodotte dalle galassie lontane. Insomma un vero e proprio mistero.
“Sono occorsi mesi di analisi – spiega NASA Dale J. Fixsen – per analizzare i dati dati e separare gli effetti strumentali ed estrarre la radiazione galattica dal segnale. A questo punto la sorpresa è stata gradualmente rivelata nel corso di mesi“. Da quel momento gli esperti si sono messi a lavoro per individuare l’origine del segnale. “Si tratta di un segnale diffuso proveniente da tutte le direzioni, perciò non prodotto da un singolo oggetto”, ha dichiarato Al Kogut, lo scienziato che ha guidato ARCADE al Goddard Space Flight Center della NASA a Greenbelt, nel Maryland. Ribattezzato come “sfondo di sincrotrone radio”, ( con il termine sfondo è si intende un’emissione prodotta da varie sorgenti individuali che si fonde insieme in un bagliore diffuso) , è stato difficile individuare l’origine del forte segnale. Le caratteristiche del fenomeno, spiegano gli esperti “potrebbero indicare qualcosa di nuovo ed eccitante come fonte.” Ad oggi non è chiaro nemmeno se la fonte in questione si collochi all’interno della nostra galassia. “Il fatto che il segnale non segui la distribuzione spaziale dell’emissione radio della Via Lattea, ci fa pensare ad un’origine extragalattica”. Ma cosa si nasconde dietro ad un evento così potente? Le possibili fonti includono meccanismi diffusi su larga scala come ammassi di galassie che si fondono in modo turbolento, o una classe completamente nuova di sorgenti individuali fino ad ora sconosciute e incredibilmente numerose di emissioni radio nell’universo”, ha detto Jack Singal, assistente professore di fisica presso l’Università di Richmond. “Con alcuni collaboratori – aggiunge l’esperto – sto provando a fare un primo tentativo utilizzando il Low-Frequency Array [LOFAR] nei Paesi Bassi. Entrambe queste misurazioni in concerto possono aiutare a capire se il background del radio sincrotrone è principalmente di origine galattica o extragalattica “.