Uno dei predatori più voraci sulla Terra è il gatto domestico, secondo nuove ricerche. Queste ricerche hanno evidenziato come i gatti che vivono liberi, inclusi quelli domestici e randagi, abbiano una dieta estremamente variegata, consumando almeno 2.084 diverse specie animali. La loro dieta comprende circa il 9% degli uccelli conosciuti, il 6% dei mammiferi conosciuti e il 4% delle specie di rettili conosciute, oltre a un buon numero di insetti e anfibi.
Un team internazionale di scienziati ha analizzato oltre 500 studi precedenti sulle diete dei gatti per arrivare a queste conclusioni. Hanno trovato prove che i gatti si nutrono anche di animali più grandi come l’emu, la tartaruga marina verde e addirittura la mucca domestica. Inoltre, è stato osservato un singolo gatto che ha divorato un intero canguro.
Purtroppo, queste scoperte non sono una buona notizia per la conservazione. Il nuovo studio ha stimato che fino al 16,65% delle specie mangiate dai gatti sono di interesse conservazionistico. Questa percentuale è ancora più alta negli ecosistemi insulari, come dimostrato dalla ricerca in Nuova Zelanda negli anni ’70 che ha evidenziato il coinvolgimento dei gatti randagi nell’estinzione di diverse specie endemiche di uccelli e sottospecie localizzate.
I gatti sono già stati collegati al 26% delle estinzioni globali di uccelli, mammiferi e rettili, e sono considerati una minaccia importante per molte specie minacciate esistenti. Inoltre, il numero di animali uccisi dai gatti è impressionante. Uno studio del 2022 ha stimato che i gatti domestici uccidono tra i 160 e i 270 milioni di animali ogni anno solo nel Regno Unito, mentre in Australia sono responsabili della morte di fino a 650 milioni di rettili ogni anno.
A causa di queste preoccupazioni, alcune regioni hanno adottato misure per proteggere la fauna autoctona. Ad esempio, un sobborgo di Melbourne, in Australia, ha introdotto un coprifuoco di 24 ore per i gatti, obbligando i proprietari a tenerli sempre al chiuso.
In conclusione, i gatti domestici e randagi hanno una dieta estremamente variegata e sono predatori indiscriminati. Questo li rende una minaccia significativa per la conservazione, con un impatto negativo sulle specie di interesse conservazionistico. È importante prendere provvedimenti per proteggere la fauna autoctona e limitare l’impatto dei gatti sulla biodiversità. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Nature Communications.
Links: