Il ritorno trionfale della navicella spaziale Orion

Orion rientra nell'atmosfera terrestre.

Che vista da avere alla fine della tua missione. (NASA.)

Nell’anno scorso, in questo stesso periodo, la navicella spaziale Orion della NASA è tornata con successo sulla Terra. Per celebrare questo anniversario, la NASA ha condiviso delle incredibili riprese della navicella che rientrava nell’atmosfera terrestre a una velocità 32 volte superiore a quella del suono. La navicella, progettata per portare gli esseri umani più lontano di quanto si sia mai viaggiato prima, è stata lanciata utilizzando il sistema di lancio spaziale (SLS) della NASA il 16 novembre 2022, la prima volta che il massiccio razzo è stato testato.

Orion ha continuato a volare per 25 giorni, sei dei quali in orbita intorno alla Luna. Ha raggiunto una distanza di 434.500 chilometri (270.000 miglia), superando qualsiasi altra navicella spaziale progettata per gli esseri umani, prima di rientrare nell’atmosfera terrestre a una velocità di circa 40.000 chilometri all’ora (25.000 miglia all’ora). Un aspetto interessante del rientro di Orion è stato il suo approccio “a rimbalzo”, che ha permesso alla navicella di atterrare sempre nello stesso punto, indipendentemente dal punto di ingresso nell’atmosfera terrestre. Questo metodo di atterraggio aiuterà Orion a atterrare più vicino alla costa degli Stati Uniti, dove le squadre di recupero saranno pronte ad assistere nel recupero della navicella.

Chris Madsen, responsabile del sottosistema di guida, navigazione e controllo di Orion, ha spiegato che questo approccio al rientro aiuterà a garantire un atterraggio preciso, riducendo il tempo necessario per il recupero dell’equipaggio e le risorse impiegate nell’Oceano Pacifico. Le riprese del rientro sono state condivise dalla NASA su Twitter, mostrando la navicella che plana con i paracadute prima di essere recuperata.

Con Orion tornato in modo sicuro sulla Terra, la NASA può iniziare a pianificare la prossima missione che porterà l’equipaggio sulla Luna per la prima volta, come parte della prossima era di esplorazione spaziale. Jim Free, amministratore associato della NASA per la Direzione della Missione di Sviluppo dei Sistemi di Esplorazione, ha dichiarato che questo segna l’inizio di un percorso verso una cadenza regolare di missioni e una presenza umana sostenuta sulla Luna, in preparazione per le future missioni su Marte.

Nonostante ciò, non ci si aspetta che ciò accada nel 2024.

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