L’articolo è apparso per la prima volta nel numero 14 della rivista digitale gratuita CURIOUS. La felicità è una competenza che può essere coltivata e non richiede ricchezza o bellezza. Anche se la felicità può sembrare sfuggente, ci sono cose che possiamo fare per diventare persone più allegre. Gli esperti dicono che la felicità e la tristezza non sono mutuamente esclusive e che la vera contentezza richiede la capacità di accogliere eventi ed emozioni negative. La felicità nella vita include esperienze spiacevoli e la nostra capacità di trasformare difficoltà e avversità in crescita, apprendimento, formazione di comunità e relazioni. Secondo la dottoressa Emiliana Simon-Thomas, direttrice scientifica del Greater Good Science Center presso l’Università della California, Berkeley, la felicità duratura è più probabile derivare dai legami stretti con la famiglia e gli amici rispetto a fattori come il denaro, la fama o il potere. La felicità dipende dalla nostra disposizione mentale ed emotiva. Nel 2014, Simon-Thomas e i suoi colleghi hanno lanciato un corso per aiutare le persone a imparare questa competenza e hanno scoperto che la felicità soggettiva e la soddisfazione della vita dei partecipanti sono aumentate del 5 percento dopo 10 settimane di allenamento. Il corso si concentra su tre principali ambiti: le relazioni e la connessione sociale, la soglia per sperimentare emozioni positive e la resilienza. La connessione sociale è il contributore più importante per la felicità di una persona. Lo Studio di Harvard sullo Sviluppo dell’Adulto ha dimostrato che le relazioni profonde e significative sono ciò che rende le persone felici. Lavorare sulla propria capacità di relazionarsi con gli altri è uno dei modi più efficaci per aumentare la felicità. Ci sono molte competenze che rientrano nella connessione, come fare conversazione amichevole con persone sconosciute. Un recente studio ha dimostrato che le persone che parlavano con estranei durante il tragitto per il lavoro hanno valutato il loro viaggio come più piacevole rispetto a coloro che sono rimasti in silenzio. È importante riconoscere ed esperire le emozioni spiacevoli anziché cercare di mettere una faccia coraggiosa. Coltivare la gratitudine per le cose che apprezziamo può aiutare a mitigare gli effetti delle esperienze negative. È possibile creare nuove vie neurali e modificare i nostri modi abituali di pensare. Più pratichiamo il concentrarci su pensieri positivi, più diventerà abituale pensare a cose positive. Tuttavia, è importante fare una distinzione tra pensare positivamente e nascondere la testa sotto la sabbia. Dobbiamo imparare come relazionarci al trauma, all’avversità e alla delusione in modi adattivi e costruttivi. La nostra disposizione generale è anche parzialmente governata da fattori genetici che non possono essere cambiati. Non è chiaro quanto miglioramento si possa ottenere dall’allenamento alla felicità, ma è possibile lavorare su se stessi per diventare persone più felici.
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