Stress, stanchezza e ansia possono essere mitigate con un piccolo trucco: bere un po’ di acqua ghiacciata. Il breve schock interno causato dal liquido è in grado di attivare il nervo vago e generare alcuni miglioramenti, compresa la frequenza cardiaca. Tuttavia, la stimolazione del nervo vago non è assolutamente magica. È solo l’applicazione di una conoscenza sul meccanismo fisiologico del corpo e sul comportamento del nervo vago. Il nervo vago è il più lungo dei nervi cranici che hanno origine nel cervello estendendosi fino all’addome. In questo percorso passa attraverso il cuore, i polmoni e persino alcuni organi dell’apparato digerente. Quando il nervo vago è attivo e “tonificato”, aiuta il corpo a svolgere diverse funzioni, come la deglutizione, la respirazione, il mantenimento della frequenza cardiaca, la digestione, la regolazione delle emozioni e il controllo del dolore, spiega Ilene Ruhoy, neurologa del Mount Sinai South Hospital Nassau, Stati Uniti per il sito web Woman’s World. Il segreto del nervo vago per poter essere coinvolto in così tante operazioni sta nel suo collegamento diretto con il sistema nervoso centrale (SNC). In effetti, è questo nervo che trasmette informazioni sensoriali sullo stato di questi organi. In pratica è in grado di sapere quanto è pieno lo stomaco di un individuo. Ora, quando il nervo vago smette di svolgere le sue funzioni, la comunicazione tra il cervello e il corpo ne risente. Ciò implica alcune conseguenze neurologiche, come spossatezza, nebbia mentale, ansia e cattivo umore. In una relazione di cui è difficile conoscere la causa e l’origine, gli stress quotidiani provocano anche l’indebolimento del nervo vago, come spiega Paul Spector, psichiatra e direttore dell’organizzazione Pantheon Medicine.
D’altra parte, inducendo l’organismo ad un livello di stress moderato, controllato e puntuale è in grado di neutralizzare gli effetti negativi associati all’indebolimento del nervo vago. È il caso del bere acqua fredda, che costringe il corpo ad adattarsi positivamente a questo fattore di stress, normalizzando e regolando la temperatura interna. Questo meccanismo è noto come ormesi. In risposta allo stress termico, il nervo vago si attiva e, parallelamente, i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress, diminuiscono nel sangue a causa dell’attività comandata dal sistema nervoso. Alla ricerca di modi per abbassare la frequenza cardiaca, i ricercatori della National Yang-Ming University di Taiwan hanno chiesto a più di 50 volontari di bere 250 ml (un bicchiere) di acqua ghiacciata. La misura molto semplice è stata efficace nel ridurre l’attività del cuore, e parte della spiegazione sta nell’attivazione del nervo vago. Pubblicato sulla rivista scientifica Clinical Autonomic Research, lo studio rivela che l’attività del nervo vago è aumentata del 39% nelle persone che hanno bevuto un bicchiere di acqua ghiacciata. L’ipotesi più probabile è che l’acqua fredda attivi le terminazioni nervose nell’esofago, attivando il nervo e, a sua volta, porti ad una riduzione della frequenza cardiaca. Questo induce una sensazione di più calma e meno stress.
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