La struttura di legno più antica di sempre precede la nostra specie

Un’antica struttura in legno trovata a Kalambo Falls, nello Zambia, datata a circa 476.000 anni fa, potrebbe rappresentare il primo utilizzo del legno nella costruzione.

La scoperta a Kalambo Falls amplia la comprensione degli scienziati delle capacità tecniche che i primi ominidi dovevano avere per modellare i tronchi degli alberi in grandi strutture combinate. La struttura stessa precede l’evoluzione della nostra specie (Homo sapiens) potenzialmente di oltre 120.000 anni. Kalambo Falls è una cascata che si trova al confine tra Zambia e Tanzania ed è la seconda cascata ininterrotta più alta del continente africano. Il legno reca segni di taglio che mostrano che strumenti di pietra furono usati per unire due grandi tronchi per realizzare la struttura, che si ritiene fosse una piattaforma, una passerella o un’abitazione rialzata per mantenere i nostri parenti fuori dall’acqua. Nel sito è stata scoperta anche una collezione di strumenti di legno, tra cui un cuneo e un bastone da scavo. Il ritrovamento è la prima prova conosciuta di esseri umani che hanno deliberatamente modellato due tronchi per adattarli insieme. Gli autori ritengono che i tronchi potrebbero essere stati utilizzati per costruire una piattaforma rialzata, un passaggio pedonale o le fondamenta per le abitazioni costruite nella pianura alluvionale periodicamente umida della regione. Già a quell’epoca gli antenati dell’uomo utilizzavano il legno, ma per scopi limitati, come accendere un fuoco o cacciare. L’altro primo esempio di oggetto in legno chiaramente modificato è stato raccolto in Sud Africa nel 1952 e risale all’età della pietra media (circa 9.000 anni fa).


Larry Barham, archeologo dell’Università di Liverpool nel Regno Unito e autore principale dello studio, ha dichiarato all’AFP che la struttura è stata una “scoperta casuale” fatta nel 2019 durante gli scavi nel sito situato sulle rive del fiume Kalambo, sopra un 235- cascata alta un metro. Le scoperte che coinvolgono legno così antico sono rare, perché tende a marcire lasciando poche tracce per la documentazione storica. Tuttavia, si ritiene che l’alto livello dell’acqua delle cascate Kalambo abbia preservato la struttura nel corso dei secoli. I ricercatori hanno utilizzato un nuovo metodo chiamato datazione con luminescenza, che determina l’età misurando l’ultima volta che i minerali sono stati esposti alla luce solare. Inoltre, gli autori affermano che questa scoperta mette in discussione l’idea che gli esseri umani dell’età della pietra fossero nomadi. Le cascate Kalambo avrebbero fornito loro una fonte d’acqua costante e la foresta intorno a loro avrebbe fornito abbastanza legno per aiutarli a realizzare strutture più permanenti o semipermanenti. “Hanno trasformato l’ambiente circostante per rendere la vita più facile, anche solo costruendo una piattaforma su cui sedersi in riva al fiume per svolgere le faccende quotidiane. Queste persone erano più simili a noi di quanto pensassimo”, ha detto Barham.