Scoperta di un antico sacrificio rituale di animali nell’Età del Ferro

Scheletri di cavalli, maiali e mucche sepolti in un sito dell'età del ferro in Spagna.

Questo tesoro di ossa non è stato creato per caso. (Progetto Nazionale Construyendo Tarteso)

La recente scoperta di 6.770 antichi ossi appartenenti a 52 diversi animali risalenti all’Età del Ferro ha lasciato gli archeologi con una grande domanda: cosa è successo esattamente in questo luogo? Un nuovo studio condotto da ricercatori in Spagna cerca di fornire una risposta chiara. La fossa di ossi gigante è stata recentemente scavata a Casas del Turuñuelo, un sito nel sud-ovest della Spagna che era abitato durante l’Età del Ferro, intorno al quinto secolo a.C. Dopo aver analizzato le prove raccolte, i ricercatori hanno concluso che questo misterioso luogo di sepoltura era il sito di un sacrificio rituale di animali.

Tra i numerosi ossi trovati, sono stati identificati almeno 41 cavalli, sei bovini, quattro maiali e un cane. Gli strati di terra indicano che gli animali sono stati sepolti in tre fasi sequenziali. Gli animali delle prime due fasi sono stati sepolti intatti, mentre gli scheletri dell’ultima fase sembravano essere stati macellati per la carne. Gli autori dello studio suggeriscono che questa evidenza potrebbe indicare che il sacrificio rituale si è trasformato in un banchetto o festa.

Una coppia di cavalli scheletrici sepolti in un sito dell'età del ferro in Spagna

Molti degli animali, come i cavalli, sono stati sepolti a coppie. (Progetto Nazionale Construyendo Tarteso)

I resti degli animali indicano che sono morti da adulti sani, escludendo la possibilità che siano semplicemente periti a causa di un’epidemia o di una catastrofe naturale. Inoltre, alcuni dei cavalli sono stati sepolti a coppie organizzate, suggerendo che potrebbero essere stati animali da traino sacrificati contemporaneamente. Questa ipotesi è supportata dalle patologie riscontrate nei loro scheletri, che indicano che erano utilizzati per la cavalcatura e forse anche per trainare carri. La presenza di morsetti metallici sul sito, insieme all’usura dei premolari e all’erosione degli spazi tra più della metà dei cavalli, suggerisce che questi animali erano maneggiati e controllati, e quindi utilizzati per il lavoro.

Un’altra prova importante è stata trovata sotto forma di materia vegetale bruciata sul sito, tipica dei resti lasciati da offerte bruciate. È molto insolito trovare prove concrete di un sacrificio di massa di animali nel Mediterraneo durante l’Età del Ferro, anche se ci sono alcune fonti letterarie che suggeriscono che un tale evento sia avvenuto nell’antichità. Ad esempio, l’Odissea di Omero racconta del sacrificio di 81 tori neri da parte del re Nestore sulla spiaggia di Pilo, mentre l’Iliade parla di 50 montoni neri sacrificati da Peleo, il padre di Achille, se suo figlio fosse tornato vivo da Troia. Tuttavia, prove archeologiche solide come queste sono estremamente rare, rendendo le nuove scoperte a Casas del Turuñuelo eccezionali.

Il nuovo studio è stato pubblicato sulla rivista PLOS ONE.

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