I batteri possono formare una memoria e trasmetterla per generazioni

E. coli

Quando si tratta di ferro, E. coli non dimentica mai (almeno per quattro generazioni). (Kateryna Kon/Shutterstock.com)

Una nuova ricerca ha scoperto che i batteri sono in grado di formare una sorta di memoria e trasmetterla alla loro progenie per almeno quattro generazioni. Nonostante la mancanza di neuroni, sinapsi e un sistema nervoso, i batteri possono raccogliere informazioni dal loro ambiente e memorizzarle per il loro beneficio. Lo studio ha utilizzato l’organismo modello Escherichia coli e ha dimostrato che i batteri utilizzano i livelli di ferro per ricordare determinati comportamenti. I batteri con livelli più bassi di ferro erano più abili nel formare gruppi, mentre quelli con livelli più alti tendevano a rimanere fermi e formare biofilm. I ricercatori hanno scoperto che i batteri esposti a bassi livelli di ferro erano in grado di formare gruppi ancora meglio di prima, come se si fossero ricordati come farlo. Questi ricordi basati sul ferro sono persistiti per quattro generazioni, ma sono naturalmente persi alla settima. Tuttavia, manipolando artificialmente i livelli di ferro, è stato possibile farli persistere più a lungo. I ricercatori speculano che questi ricordi microbici possano essersi evoluti per consentire ai batteri di cercare ferro nel loro ambiente quando i livelli sono bassi e di rimanere fermi quando i livelli sono alti. Questa memoria basata sul ferro potrebbe fornire un punto di connessione tra varie risposte allo stress come la sopravvivenza agli antibiotici e i biofilm, aprendo nuove strade per combattere le infezioni batteriche e la resistenza agli antibiotici. I livelli di ferro sono un obiettivo importante per la terapia perché sono correlati alla virulenza dei batteri. Lo studio è stato pubblicato nelle Proceedings of the National Academy of Sciences.

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