Sei uomini e donne sono entrati nel progetto SIRIUS-23 dell’Accademia delle Scienze russa e rimarranno isolati per 360 giorni. Il team, composto dal comandante dell’equipaggio Yuri Sergeevich Chebotarev, dall’ingegnere di volo Anzhelika Anatolyevna Parfyonova, dal medico dell’equipaggio Ksenia Dmitrievna Orlova e dai ricercatori Olga Sergeevna Mastitskaya, Ksenia Sergeevna Shishenina e Rustam Nazimovich Zaripov, trascorrerà il prossimo anno in una struttura sigillata presso l’Istituto per i Problemi Biomedici (IBMP) a Mosca. Questa è la quarta missione del progetto SIRIUS, un’iniziativa congiunta della NASA e dell’IBMP. L’obiettivo principale della missione non è l’esplorazione della superficie lunare, ma la comprensione di come il corpo e la mente umana si adattano a lunghe missioni spaziali con equipaggi provenienti da diversi paesi e culture. La NASA non partecipa a questa missione, ma collabora ad altri analoghi basati sulla Terra per informare future missioni spaziali con equipaggio umano. Questa missione è anche significativa perché è il primo esperimento di isolamento monolingue per l’IBMP, con tutti i membri dell’equipaggio che parlano russo. Durante l’anno di isolamento, verranno condotti numerosi esperimenti biomedici per studiare la capacità dell’equipaggio di affrontare malfunzionamenti tecnici, le conseguenze fisiche dell’attività extraveicolare a lungo termine e regolare, il lavoro notturno e gli effetti psicologici e sociali dell’isolamento prolungato. Questi esperimenti sono fondamentali per valutare la fattibilità delle future missioni interplanetarie. Tra un anno avremo conferma se l’umanità è pronta per tali spedizioni o se ci saranno ancora sfide da affrontare.
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