Si chiamava Frank Borman, l’astronauta che stette al comando dello storico volo dell’Apollo 8 nel Natale del lontano 1968, quando fece 10 giri intorno alla Luna e aprì la strada all’allunaggio l’anno successivo. La NASA fa sapere che il comandante si è spento martedì scorso a Billings, nel Montana, all’età di 95 anni.
Borman insieme al suo equipaggio James Lovell e William Anders, sono stati a bordo della prima missione Apollo che ha volato sulla Luna e che ha visto la Terra come una sfera lontana nello spazio.
L’amministratore della NASA Bill Nelson ha così dichiarato: “Oggi ricordiamo uno dei migliori eventi della Nasa. L’astronauta Frank Borman era un vero eroe americano. Il suo amore per l’aviazione e l’esplorazione è stato superato solo dall’amore per sua moglie, Susan”.
Successivamente al lancio dell’Apollo 8 da Cape Canaveral, in Florida, il 21 dicembre 1968, il trio di astronauti viaggiò per tre giorni verso la Luna e la navicella giunse l’orbita lunare alla vigilia di Natale. Hanno girato ben 10 volte il 24-25 dicembre, prima di far ritorno a casa il 27 dicembre.
Lovell e Borman avevano già volato insieme durante la missione Gemini 7 della durata di due settimane, lanciata il 4 dicembre 1965. Nel suo libro ‘Countdown: An Autobiography’, Borman ha detto che l’Apollo 8 avrebbe dovuto orbitare intorno alla Terra. Il successo della missione Apollo 7 nell’ottobre 1968 per dimostrare l’affidabilità del sistema nei voli di lunga durata fece sì che la NASA decidesse che era giunto il momento di provare a volare sulla Luna.
Borman ha poi scritto come appariva la Terra da lontano: “Siamo stati i primi esseri umani a vedere il mondo nella sua maestosa totalità, un’esperienza intensamente emotiva per ognuno di noi. Non ci dicemmo nulla, ma ero sicuro che i nostri pensieri fossero identici: alle nostre famiglie su quel globo rotante. E forse abbiamo condiviso un altro pensiero che ho avuto: ‘Questo deve essere ciò che Dio vede‘”.
Dopo la carceriera da astronauta, Borman si avventurò nel business nel 1970 quando entrò a far parte della Eastern Airlines, allora la quarta compagnia aerea più grande degli Stati Uniti. Alla fine divenne presidente e amministratore delegato di Eastern e nel 1976 divenne anche presidente del consiglio di amministrazione.
Durante il mandato di Borman alla Eastern, i prezzi del carburante aumentarono bruscamente e il governo deregolamentava l’industria aerea. L’azienda divenne sempre meno redditizia, piena di debiti e dilaniata dalle tensioni sindacali. Così si dimise nel 1986 e si trasferì a Las Cruces, New Mexico.
Borman è nato a Gary, nell’Indiana, ma è cresciuto a Tucson, in Arizona. Frequentò l’Accademia Militare degli Stati Uniti a West Point, dove conseguì una laurea in scienze nel 1950. Quello stesso anno, Borman sposò la sua fidanzata del liceo, Susan Bugbee, morta nel 2021.
Borman ha lavorato come pilota di caccia dell’aeronautica statunitense, pilota operativo e istruttore a West Point dopo la laurea. Nel 1956 si trasferì con la famiglia a Pasadena, in California, dove conseguì un master in ingegneria aeronautica presso il California Institute of Technology. Nel 1962 fu uno dei nove piloti collaudatori scelti dalla Nasa per il programma astronauti.
Ha ricevuto la Congressional Space Medal of Honor dal presidente Jimmy Carter. Nel 1998, Borman ha avviato un ranch di bestiame a Bighorn, nel Montana, con suo figlio Fred. Oltre a Fred, gli sopravvive un altro figlio, Edwin, e le loro famiglie.