Gli esperti hanno tentato di far luce su questo fenomeno che coinvolge soprattutto le stelle di notevoli dimensioni.
Non tutte le stelle della Via Lattea rimangono nella nostra galassia. Alcune di esse fuggono all’attrazione gravitazionale e vengono espulse nello spazio profondo dove vagano senza meta fino alla fine del loro ”ciclo vitale”. Sono decine le stelle individuate la cui traiettoria le porta al di fuori della nostra galassia, per motivi ignoti. A cercare di far luce sul fenomeno è Mar Carretero Castrillo, ricercatore del il Dipartimento di Fisica Quantistica e Astrofisica dell’Università di Barcellona che, usando gli strumenti della sonda spaziale Gaia dell’Agenzia spaziale europea (ESA), ha analizzato le posizioni e delle distanze delle stelle, con l’obiettivo di cogliere quelle che ”in fuga”. Tra le varie stelle individuate, alcune sono risultate molto massicce, soprattutto le stelle di tipo O e di tipo Be, che sfuggono più frequentemente rispetto alle loro controparti più leggere. I dati ottenuti da Gaia sono stati quindi confrontati con quelli contenuti in due cataloghi stellari, il Galactic O-Star Catalog (GOSC) e il Be Star Spectra (BeSS), con l’obbiettivo di verificare quante di queste stelle fossero state in precedenza identificate come ”fuggitive”.
Dalla ricerca, riportata in un articolo pubblicato sulla rivista Astronomy and Astrophysics, è emerso che un intero gruppo di stelle, di cui decine precedentemente non indicate in precedenza come fuggitive, si sposta in maniera diversa rispetto al moto della Via Lattea. “Una quota rilevante di stelle massicce sono in fuga e si spostano nello spazio ad una velocità diversa rispetto al loro ambiente” ha spiegato Castrillo e gli altri scienziati che hanno realizzato la ricerca. Gli esperti hanno deciso di indagare sul meccanismo che spinge queste stelle più giovani ad uscire dalla Via Lattea. “Le stelle massicce di tipo O e Be sono le stelle più luminose della Via Lattea – dichiarano gli autori della ricerca – . Non sono solo massicce e giovani, ma anche molto calde”. Queste stelle massicce si formano spesso in vivai stellari caldi e affollati, dove le turbolenze gravitazionali e le forti esplosioni di supernove sono in grado di cacciarle fuori dalla punto di nascita, mandandole alla deriva a velocità tali tali da uscire dalla galassia. Ci sono due teorie concorrenti che tentano di spiegare perché le stelle ”fuggano” dalla nostra galassia ed entrambe riguardano le stelle massicce. Il primo è lo scenario di espulsione dinamica (DES) e l’altro è quello di supernova binaria (BSS). Le informazioni di Castrillo hanno però dimostrato che lo scenario di espulsione dinamica è il più probabile rispetto a quello di una supernova binaria. Ciò indica che alcune delle stelle più luminose e gradi della nostra galassia sono in fuga perché espulse dai loro vivai a causa delle interazioni gravitazionali negli ammassi più affollati. “La quantità importante di stelle massicce che abbandonano la Via Lattea supporta la teoria secondo cui le fionde gravitazionali negli ammassi più densi siano all’origine del fenomeno. La ricerca – concludono gli esperti – sulle stelle in fuga influenza la nostra conoscenza di come si svolvono le stelle, sulla composizione delle stelle della nostra galassia e sul loro destino finale”.
Fonte:
https://www.aanda.org/component/article?access=doi&doi=10.1051/0004-6361/202346613