Scoperta di ossigeno atomico nell’atmosfera diurna di Venere

È bellissimo (da qui) e ora sappiamo che ha ossigeno sia sul lato diurno che su quello notturno, ma non consigliamo di provarne a respirare.

È bellissimo (da qui) e ora sappiamo che ha ossigeno, ma non consigliamo di provarne a respirare. (JAXA/ISAS/DARTS/Kevin M. Gill)

Per la prima volta, sono stati rilevati atomi di ossigeno nell’atmosfera diurna di Venere senza far parte di molecole più grandi. Questa scoperta è stata fatta da uno studio che ha anche rivelato che l’ossigeno è molto più diffuso di quanto si pensasse in precedenza. Questi risultati sono considerati un passo avanti verso le future missioni su Venere, che sono sempre più presenti nei programmi delle agenzie spaziali.

L’ossigeno è uno degli elementi più comuni nell’universo, quindi non sorprende che sia presente anche nell’atmosfera di Venere. Tuttavia, l’ossigeno è un elemento molto reattivo e di solito si lega ad altri elementi nella crosta o nell’atmosfera dei pianeti. Quindi, la presenza di ossigeno atomico nell’atmosfera di Venere non era affatto scontata.

In passato, le osservazioni dell’atmosfera di Venere effettuate dal satellite Venus Express avevano rivelato la presenza di ossigeno atomico sul lato notturno del pianeta. Le osservazioni più recenti, invece, hanno mostrato che l’ossigeno è molto più diffuso di quanto si pensasse e hanno fornito informazioni sui processi che lo creano e lo distribuiscono.

Il professor Heinz-Wilhelm Hübers del Centro Aerospaziale Tedesco e i suoi colleghi hanno utilizzato il telescopio SOFIA per cercare ossigeno nell’alta atmosfera di Venere in diverse posizioni e lo hanno trovato ovunque. L’ossigeno si forma attraverso la luce solare che spezza le molecole di anidride carbonica e monossido di carbonio. I potenti venti venusiani spazzano gli atomi sul lato notturno, dove si combinano in ossigeno molecolare prima di reagire con altri elementi.

Nonostante questa redistribuzione, le densità di ossigeno sono fino a cinque volte più alte sul lato diurno rispetto al lato notturno. Secondo il team di ricerca, l’ossigeno atomico è abbondante a sufficienza da svolgere un ruolo importante nell’atmosfera di Venere. Quando un atomo di ossigeno colpisce una molecola di anidride carbonica, le dà energia che viene poi irradiata a 15 micrometri. Questo processo di raffreddamento è dominante negli strati superiori dell’atmosfera di Venere e contribuisce a mantenere il pianeta più caldo del sistema solare.

L’ossigeno atomico è concentrato ad un’altitudine di circa 100 chilometri. Le concentrazioni più elevate si trovano tra i due principali modelli di circolazione atmosferica di Venere. Il pianeta ruota così lentamente che i venti ad alta quota si muovono più velocemente della sua rotazione.

Lo studio è stato pubblicato su Nature Communications e rappresenta un importante contributo alla nostra comprensione dell’atmosfera di Venere e dei processi che la influenzano.

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