L’universo chimico: alla scoperta dei composti sconosciuti

Ampolla conica riempita di liquido verde su un foglio di carta con reazioni chimiche scritte

(Garsya/Shutterstock.com)

L’universo è ricco di miliardi di sostanze chimiche, ma finora ne abbiamo identificato solo l’1 percento. Gli scienziati ritengono che ci siano ancora molti composti chimici sconosciuti che potrebbero avere un impatto significativo, come ad esempio la riduzione dei gas serra o la scoperta di nuovi farmaci. Nonostante ciò, i chimici sono molto curiosi e hanno fatto grandi progressi nella scoperta di nuovi elementi e nella comprensione delle sostanze chimiche che compongono il nostro mondo.

La tavola periodica degli elementi, inventata dal chimico russo Dmitri Mendeleev nel 1869, ha permesso agli scienziati di scoprire e definire molti elementi chimici. Tuttavia, per comprendere appieno l’universo chimico, è necessario anche comprendere i composti chimici, che sono formati da due o più atomi. Alcuni composti si trovano naturalmente, come l’acqua, che è composta da idrogeno e ossigeno, mentre altri sono stati scoperti in laboratorio e prodotti in fabbrica, come il nylon.

Esistono regole chimiche che governano la formazione dei composti, ma queste regole possono essere flessibili, aprendo la strada a molte possibilità. Anche i nobili gas, che di solito non si legano ad altri atomi, a volte possono formare composti. Ad esempio, l’idruro di argon, ArH+, è stato trovato nello spazio e può essere creato in laboratorio replicando le condizioni dello spazio profondo.

La creazione di composti chimici può essere un processo complesso e richiede una conoscenza approfondita della struttura e della stabilità dei composti. Tuttavia, i chimici hanno fatto grandi progressi nella sintesi di composti sempre più complessi. Il composto chimico più grande finora creato contiene quasi 3 milioni di atomi ed è utilizzato per proteggere i farmaci contro il cancro nel corpo umano.

Per scoprire nuovi composti chimici, i chimici possono prendere ispirazione dal mondo naturale. Ad esempio, la penicillina è stata scoperta osservando la muffa che impediva la crescita dei batteri. La comprensione della struttura chimica della penicillina ha permesso di cercare composti simili e ha aperto la strada a nuovi antibiotici.

Oggi, la tecnologia a raggi X e la risonanza magnetica sono utilizzate per determinare la struttura dei composti chimici. Tuttavia, anche se un chimico immagina una struttura completamente nuova, la creazione di tale composto può essere molto difficile e richiedere condizioni specifiche.

In conclusione, l’universo chimico è vasto e ancora in gran parte sconosciuto. Gli scienziati continuano a cercare nuovi composti chimici che potrebbero avere un impatto significativo sulla nostra vita. La scoperta di nuovi composti può essere ispirata dalla natura e richiede una conoscenza approfondita della struttura e delle condizioni necessarie per crearli.

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