Dopo l’incredibile e storico sbarco sulla Luna della scorsa settimana, adesso l’India si sta preparando a lanciare la sua prima missione: questo fine settimana vuole raggiungere il Sole per studiarlo.
L’Indian Space Research Organisation (ISRO) ha annunciato, infatti, che questo sabato 2 settembre è previsto il lancio della sua sonda solare dal Satish Dhawan Space Centre, situato sull’isola di Sriharikota al largo della costa del Golfo del Bengala.
Affinché la missione raggiunga la sua destinazione, occorreranno circa quattro mesi: c’è un ampio margine di 1,5 milioni di chilometri di distanza dalla Terra nel punto di Lagrange 1 (L1) del sistema Sole-Terra. Questa è una posizione favorevole per le osservazioni solari, in quanto avrà una visione continua del Sole senza essere bloccato da alcuna eclissi.
L’osservatorio solare, conosciuto con il nome di Aditya-L1, avrà il compito di raccogliere dati su diversi strati dell’atmosfera superiore del Sole come la cromosfera e la corona. Questo includerà anche lo studio delle espulsioni di massa coronale e dei brillamenti, così come altri driver per la meteorologia spaziale che possono avere un impatto sulla nostra Terra.
L’attività solare è responsabile della bellissima attività delle aurore nel cielo notturno, ma ha anche il potenziale per interrompere i tanto necessari satelliti di telecomunicazione della Terra, quindi la necessità di studiare questo fenomeno è più che interessante. Oltre alle preoccupazioni terrestri, dalla prima e storica missione solare si spera di ottenere anche altre informazioni sulle stelle presenti nell’universo.
Come si legge in un opuscolo ISRO: “Il Sole è la stella più vicina e quindi può essere studiata in modo molto più dettagliato rispetto ad altre stelle. Studiando il Sole possiamo imparare molto di più sulle stelle nella nostra Via Lattea e sulle stelle in varie altre galassie”.
La missione Aditya-L1 trasporterà sette carichi scientifici orientati allo studio del Sole. Tre dei carichi utili della sonda effettueranno studi in situ di particelle e campi solari nella sua orbita immediata, mentre quattro carichi utili saranno utilizzati per osservare direttamente il Sole.
Insomma, l’India è diventata la prima nazione asiatica a mettere in orbita un veicolo intorno a Marte nel 2014 e, con ciascuno di questi successi, ha dimostrato di avere quello che serve per essere una nazione seria nello spazio, e quest’ultima missione Aditya-L1 potrebbe essere addirittura la ciliegina sulla torta.