Un’antica arma, conosciuta come atlatl, potrebbe essere stata usata dalle donne preistoriche per lanciare proiettili con la stessa forza degli uomini, consentendo loro di assumere compiti di caccia. Osservando un gruppo di studenti che utilizzavano in un campo l’arcaico lanciatore, i ricercatori hanno scoperto che l’atlatl “equalizzava” le prestazioni dei lanciatori maschi e femmine, suggerendo che l’arma avrebbe potuto compensare le dimensioni più piccole delle donne antiche.
Come hanno spiegato i ricercatori: “L’atlatl è un sistema di consegna di armi semplice ma sofisticato costituito da un dispositivo portatile a forma di asta che viene utilizzato per spingere una lancia leggera, indicata come un dardo. Un’ipotesi per l’adozione dell’atlatl raccoglitore rispetto al suo presunto predecessore, il giavellotto lanciato, è che una vasta gamma di persone potrebbe ottenere risultati di prestazioni uguali, facilitando così la partecipazione inclusiva di più persone alle attività di caccia”.
Affinché questa ipotesi potesse essere veritiera, gli autori dello studio hanno chiesto a 108 dei loro studenti e persone locali di lanciare un giavellotto 10 volte, seguito da 10 lanci usando appunto un atlatl. Nel complesso, gli studenti maschi hanno lanciato il giavellotto ad una velocità compresa tra 8,1 e 16,1 metri al secondo, mentre le femmine hanno raggiunto una velocità da 5,1 a 11,5 metri al secondo.
Tuttavia, quando si utilizzava l’atlatl, i partecipanti maschi erano in grado di lanciare il loro proiettile da 10,1 a 24,1 metri al secondo, mentre le femmine hanno ottenuto un punteggio simile da 10,1 a 20,1 metri al secondo.
I ricercatori sono infine giunti ad una conclusione: “I nostri risultati mostrano che, a differenza del giavellotto, l’atlatl equalizza la velocità dei proiettili lanciati da donne e uomini, una transizione dal giavellotto lanciato all’atlatl e al dardo avrebbe permesso un’unificazione, piuttosto che una divisione, del lavoro consentendo a più e diverse persone di partecipare a comportamenti di caccia”.
L’autrice dello studio Michelle Bebber ha spiegato che “spesso i maschi si sentivano frustrati perché stavano provando troppo duramente e tentando di usare la loro forza per lanciare le freccette”.
Notando il vantaggio sproporzionato che l’arma porta alle donne, Bebber ha detto spiegato che: “È certamente nel regno delle possibilità che in alcuni contesti le donne abbiano inventato l’atlatl”.
Lo studio è stato poi pubblicato sulla rivista Scientific Reports.