Questa settimana, la NASA ha pubblicato una foto catturata dal rover il 18 agosto, che mostra rocce che potrebbero assomigliare a figure a noi familiari grazie a un effetto noto come pareidolia. “Questo duo roccioso è stato trovato mentre passeggiava su una roccia battuta dal vento. Vedo una… chela di granchio? Una pinna di squalo?“, scrivono i funzionari dell’agenzia spaziale, come se si trattasse del rover. Il post su X, (Twitter), contiene anche una foto dell’elicottero Ingenuity. Queste rocce non hanno realmente la forma di pinne o artigli, ma a noi sembrano grazie alla pareidolia. Questa è la tendenza umana a identificare modelli familiari in informazioni che in realtà sono casuali. Alcune persone hanno una maggiore tendenza a presentare pareidolia e altre meno.
Le rocce trovate dal rover si uniscono ad altre curiose formazioni già viste su Marte. A giugno, il robot trovò una roccia dalla forma circolare con un’apertura al centro, somigliante ad una ciambella. In un’altra tappa della sua missione, Perseverance ha scattato foto di rocce ricoperte da una sostanza viola. Le insolite formazioni su Marte sono solo alcune delle scoperte che il rover Perseverance ha fatto dal suo atterraggio nel cratere Jezero nel 2021. Il robot è alla ricerca di prove della vita microbica che potrebbe essere esistita nel passato del pianeta e raccoglie campioni di terreno e rocce per la campagna Mars Sample Return, che cercherà di portarli sulla Terra.