Per gli esperti è il corpo celeste più massiccio mai distrutto da un buco nero.
Un nuovo studio ha analizzato i componenti di una stella fatta a pezzi da un buco nero supermassiccio 290 milioni di anni fa determinandone alcune proprietà. I dati hanno mostrato che questa potrebbe essere la stella più massiccia conosciuta, tra tutte quelle osservate, dopo essere stata distrutta dai buchi neri. Il buco nero supermassiccio dell’evento ASASSN-14li si trova nel cuore di una galassia situata a 290 milioni di anni luce dalla Terra; quindi sappiamo che l’evento è avvenuto 290 milioni di anni fa. Su scala astronomica, si tratta di una distanza breve, quindi gli astronomi hanno colto l’occasione per osservare l’evento in dettaglio. Dopo aver identificato l’evento, gli esperti hanno utilizzato diversi telescopi per studiare cosa succede a una stella quando viene divorata da un buco nero. Il fenomeno è noto come interruzione delle maree. Tra le varie scoperte realizzate, gli scienziati hanno misurato le proprietà del fenomeno come la rotazione del buco nero: un risultato importante, considerando quanto possa essere impegnativa una misurazione del genere. Come preventivabile, il dato è stato impressionante: ruoterebbe a oltre il 50% della velocità della luce.
ESA/Hubble/M. kornmesser
La stella ha subito un fenomeno chiamato spaghettitificazione, ovvero quando la sua materia viene lacerata e allungata fino a diventare un filamento simile a uno spaghetto. Ciò ha lasciato una scia attorno al buco nero, con gli elementi di quella che una volta era una stella. Nello studio condotto dal team dell’Osservatorio a raggi X Chandra della NASA e dell’XMM-Newton dell’ESA, gli autori hanno stimato la quantità di azoto e carbonio vicino al buco nero supermassiccio per determinare di che tipo di stella si trattasse. Per ottenere questi dati sono stati utilizzati nuovi modelli teorici. Secondo Brenna Mockler, coautrice dello studio, la quantità relativa di azoto in relazione al carbonio suggerisce che la stella condannata fosse “circa tre volte la massa del Sole”. Ciò lo rende uno degli oggetti più massicci – se non il più grande – osservati finora mentre viene fatto a pezzi dai buchi neri. Per ora, l’unico concorrente per la stella più massiccia divorata è quello dell’evento “Scary Barbie” , stimato in 14 volte la massa del Sole. Tuttavia, il fenomeno luminoso non è stato ancora confermato come una perturbazione mareale perché il materiale attorno al presunto buco nero non è stato ancora osservato.
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