Purtroppo il problema estinzione si sta rivelando una vera e propria minaccia per tantissimi animali in tutto il mondo. È noto che nel Golfo della California, in Messico, sono rimaste circa 10 vaquita o focena (Phocoena sinus). Adesso, la Commissione baleniera internazionale (IWC) ha lanciato il primo allarme di estinzione nei suoi 70 anni di storia, così da aiutare il mammifero marino più piccolo e più minacciato del pianeta.
Lindsay Porter, vicepresidente del comitato scientifico dell’IWC, ha spiegato al ‘Guardian’: “Volevamo, con l’allarme estinzione, inviare il messaggio a un pubblico più ampio e che tutti capissero quanto fosse grave. Nonostante quasi trent’anni di ripetuti avvertimenti, la vaquita è sull’orlo dell’estinzione a causa dell’impigliamento delle reti da posta”.
Le vaquitas sono le più piccole di tutte le specie di cetacei viventi che misurano tra 1,2 e 1,5 metri. Vivono nel Golfo della California e si dice che siano rimasti solo 10 esemplari, in calo rispetto ai circa 30 individuati nel 2017. La ragione di questo declino della popolazione è dovuta ai pescatori che utilizzano reti da posta, ossia una rete piatta specializzata utilizzata per la caccia illegale di pesce totoaba, che viene venduto nel redditizio mercato nero della medicina tradizionale cinese.
Gli sforzi sempre più disperati per salvare gli animali dall’estinzione hanno incluso la collaborazione del governo con la Fondazione Leonardo Di Caprio per impegnarsi a conservare il loro ecosistema, schierando delfini addestrati dalla Marina per localizzarli e vari tentativi di radunarli e spostarli in un rifugio marino appositamente protetto per avviare un programma di riproduzione in cattività, che ha dovuto essere abbandonato dopo la morte di una femmina catturata.
I piani messi in atto dalla marina messicana hanno cercato di costruire un’area di tolleranza zero (ZTA) applicando 193 blocchi di cemento per impedire l’uso della pesca con reti da posta. Nell’area ZTA c’è stata una diminuzione del 90% delle reti da posta, ma adesso il problema si sta verificando nelle aree limitrofe a quella di tolleranza.
L’IWC chiede un divieto al 100% della pesca con reti da posta e alternative sostenibili sicure per proteggere i mezzi di sussistenza della comunità di pescatori e dare a questa specie qualche speranza di recupero.