I vulcani sono stati identificati nell’area tra Mazara del Vallo e Sciacca e si elevano per 150 metri dal fondale marino e misurano 6 chilometri di larghezza.
Un gruppo di ricercatori ha individuato tre grandi vulcani sottomarini e un relitto di una nave lunga 100m e larga 17 nell”area tra Mazara del Vallo e Sciacca. Il ritrovamento è avvenuto grazie all’operazione congiunta dell’Università di Malta e dell’Istituto nazionale Oceanografia e di Geofisica Sperimentale di Trieste. Il relitto della nave si trova a metà strada tra Linosa e la Sicilia ad una profondità di 110 metri. La scoperta è avvenuta durante una mappatura dei fondali effettuata con la Meteor, una nave tedesca, dal 16 luglio al 5 agosto. I ricercatori hanno raccolto diversi campioni dai vulcani che saranno analizzati fornendo così una datazione e informazioni sul magma.
“Questi dati saranno fondamentali per ricostruire la storia geologica di una delle regioni più complesse del Mediterraneo centrale. Qui a partire da circa 4-5 milioni di anni fa, si è sviluppato un sistema di profonde fosse legate a processi tettonici di tipo estensionale, che tecnicamente chiamiamo rift, che non hanno portato però alla formazione di crosta oceanica”” ha spiegato Giulia Matilde Ferrante, ricercatrice della Sezione di Geofisica dell’Ogs.