Grazie a un processo chiamato parabiosi eterocronica, i topi anziani vivono di più dopo essere stati attaccati chirurgicamente, e per un periodo temporaneo, al sistema circolatorio di topi più giovani. Tale processo è come se portasse indietro l’età biologica dei topi più grandi. Questa ricerca potrebbe risultare necessaria per analizzare gli effetti riparatori del sangue giovane negli individui più anziani. L’articolo è stato poi pubblicato sulla rivista Nature Aging.
Studi passati sulla parabiosi del topo hanno dimostrato benefici, tra cui il ringiovanimento del fegato, dei muscoli e del cervello del topo più anziano. Questi studi sono stati eseguiti solamente sui topi dopo che erano stati uniti all’anca per sole tre settimane. In un nuovo articolo, i ricercatori hanno attaccato chirurgicamente topi giovani di tre mesi a topi più anziani di 20 mesi. Questi topi sono stati attaccati per tre mesi prima di staccarli e hanno monitorato per quanto tempo sono riusciti a vivere dopo essere stati separati.
Dalla ricerca è risultato che i topi più anziani, che erano stati attaccati a quelli più giovani, vivevano il 10% in più rispetto ai topi di controllo che non hanno seguito la procedura. Come ha spiegato James White, autore senior del documento in una dichiarazione: “Questa è la prima prova che il processo, chiamato parabiosi eterocronica, può rallentare il ritmo dell’invecchiamento, che è accoppiato con l’estensione della durata della vita e della salute”.
White ha poi aggiunto che: “Accoppiare esseri umani per la parabiosi eterocronica non è ovviamente pratico o addirittura etico. Tale ricerca è più per vedere se la trasfusione di sangue dai più giovani può aiutare a invertire l’invecchiamento delle persone anziane, come un Benjamin Button biologico”.