Un gruppo di scienziati è riuscito a portare in vita microscopici nematodi di 46.000 anni, che hanno trovato congelati a 130 piedi (circa 39,624 metri) sotto il permafrost siberiano. In maniera sorprendente, i vermi hanno iniziato subito a riprodursi in laboratorio.
I ricercatori sostengono di avere buone ragioni per aver riportato in vita questi organismi: infatti, la speranza è che potessero aiutarci a capire come la vita potrebbe adattarsi ai rapidi cambiamenti climatici.
Come specificato in un nuovo studio pubblicato sulla rivista PLOS Genetics, il team internazionale di ricercatori ha descritto come hanno portato di nuovo in vita una specie di nematodi appena scoperta, si tratta di vermi sottili che possono abitare una vasta gamma di ambienti.
Hanno scoperto che questa specie può sospendere il suo metabolismo per entrare in uno stato chiamato “criptobiosi“, permettendogli di sopravvivere per decine di migliaia di anni. Durante vari esprimenti, gli scienziati hanno “leggermente essiccato” sia l’antica specie sia un gruppo di controllo e li hanno congelati. Hanno così scoperto che entrambe le specie erano facilmente in grado di sopravvivere a temperature fino a -80° C.
Inoltre, il tempo per svegliarsi dal loro stato ‘sospeso’ e iniziare a riprodursi è stato davvero poco. Come ha spiegato Philipp Schiffer, biologo evoluzionista dell’Università di Colonia e co-autore dello studio: “Fondamentalmente, devi solo portare i vermi in condizioni accettabili, su una piastra di coltura (agar) con alcuni batteri, un po’ di umidità e temperatura ambiente. Iniziano a gattonare in giro allora. Inoltre iniziano a riprodursi”. Il ricercatoreha poi aggiunto: “In questo caso questo è ancora più facile, in quanto si tratta di una specie tutta femminile (asessuata). Non hanno bisogno di trovare maschi e fare sesso, iniziano solo a fare uova, che si sviluppano”.
Considerato che il riscaldamento globale sta causando rapidi cambiamenti nell’ambiente, i ricercatori sostengono che organismi come questi nematodi potrebbero potenzialmente essere svegliati dal loro sonno millenario, un impressionante meccanismo di sopravvivenza che potrebbe portare alla rifondazione di lignaggi altrimenti estinti.