La ‘porta dell’inferno’ sta crescendo. Il gigantesco cratere siberiano potrebbe generare altre voragini

Per gli scienziati molte strutture simili si formeranno con il disgelo del permafrost nell’area.

Il cratere Batagaika, situato nella Repubblica di Sakha (Russia) e popolarmente noto come ‘la porta dell’inferno‘, continua a crescere a un ritmo accelerato. Ad annunciarlo, a Reuters, è un team di ricercatori russi che hanno avvertito dell’imminente comparsa di altre voragini di questo tipo per lo scioglimento del permafrost siberiano. “In futuro, con l’aumento delle temperature e l’aumento della pressione antropica, vedremo formarsi sempre più megabuchi di questo tipo, fino a quando tutto il permafrost scomparirà“, ha affermato Nikita Tananayev, scienziato presso lo Yakutsk Permafrost Research Institute. L’esperto ha anche indicato che il terreno sotto il gigantesco cratere, che è lungo un chilometro e in alcune zone raggiunge i 100 metri di profondità, contiene una “quantità enorme” di carbonio organico che verrà rilasciato nell’atmosfera con lo scioglimento del permafrost, intensificando ulteriormente il riscaldamento globale.

La ‘porta dell’inferno’ sta crescendo. Il gigantesco cratere siberiano potrebbe generare altre voragini

L’origine del cratere Batagaika risale agli anni ’60, quando parte di una foresta venne disboscata. Circa 25-30 anni dopo è iniziata la subsidenza del terreno, che continua ad aumentare a un ritmo di 20-30 metri all’anno, secondo i dati raccolti. Al momento non esiste una misurazione esatta, ma è noto che il tasso sta accelerando e che un’ulteriore accelerazione è imminente. La Russia si sta riscaldando almeno 2,5 volte più velocemente del resto del mondo. Di conseguenza, la tundra ghiacciata che copre circa il 65% della massa terrestre del paese eurasiatico si sta sciogliendo, rilasciando gas serra immagazzinati nel suolo scongelato.