La donna ha recuperato completamente le sue funzioni cognitive, anche se non riesce a ricordare nulla di ciò che è accaduto per 30 ore.
I medici britannici sono rimasti sorpresi dai sintomi presentati da una donna di 70 anni, che è rimasta stordita e ha perso la memoria per diverse ore dopo aver nuotato per circa mezz’ora in acqua fredda. Come descritto dai medici nella rivista BMJ Case Reports, la paziente stava nuotando in acque libere con temperature dell’acqua inferiori ai 13°C quando improvvisamente il suo respiro si è accelerato, ha iniziato a tremare e ha perso il senso dell’orientamento e la percezione dello spazio-tempo. Soffriva anche di una leggera debolezza muscolare al braccio e al lato destro del viso. Al suo arrivo al pronto soccorso, la donna ha registrato una temperatura corporea di 34°C, per la quale è stata curata per ipotermia. Tuttavia, una volta che la sua temperatura è tornata alla normalità, l’anziana è rimasta disorientata e ha perso la memoria per otto ore.
I risultati di vari studi hanno escluso un ictus o altri tipi di danno neurologico, pur rilevando una serie di lievi alterazioni microvascolari a carico dei vasi sanguigni cardiaci e cerebrali. I medici hanno concluso che l’ipotermia avrebbe causato un’amnesia globale transitoria nel loro paziente, una condizione in cui la memoria si perde per un periodo medio da due a otto ore e le funzioni cognitive sono ridotte, sebbene sia conservata la capacità di eseguire compiti complessi. Alla donna è stato prescritto acido acetilsalicilico (aspirina) e ha recuperato completamente le sue funzioni cognitive. Dopo aver trascorso due giorni sotto osservazione, è stata rilasciata. Sebbene le cause precise dell’amnesia globale transitoria siano sconosciute, gli scienziati sospettano che sia causata da una disfunzione transitoria dell’ippocampo, del talamo e della corteccia orbitofrontale innescata da disturbi nel flusso sanguigno al cervello.