Purtroppo si tratta di una vera e propria tragedia quella in cui è andata incontro il sottomarino Titan. I 5 membri dell’equipaggio avrebbero perso la vita lo stesso giorno in cui si sono perse le comunicazioni, ovvero quando il piccolo sottomarino turistico si trovava a meno di 500 metri dalla prua del relitto del Titanic, questo è ciò che ha annunciato la Guardia Costiera degli Stati Uniti.
Il sommergibile turistico Titan era lungo poco più di 6 metri ed era gestito dalla OceanGate Expeditions, e il suo destino insieme a quello dell’equipaggio si è concluso in modo catastrofico, quando un sottomarino telecomandato (ROV) della nave canadese Horizon Arctic ha trovato detriti sul fondo dell’oceano. Le 5 vittime erano: il CEO di OceanGate Stockton Rush, il veterano della Marina francese Paul-Henri (PH) Nargeolet, il miliardario britannico Hamish Harding, l’uomo d’affari pakistano Shahzada Dawood e suo figlio Suleman, di soli 19 anni.
Come ha dichiarato il contrammiraglio della Guardia Costiera degli USA, John Mauger in conferenza stampa: “L’implosione avrebbe generato un significativo suono a banda larga che le boe sonar avrebbero raccolto”.
Dunque è stata una morte istantanea per gli uomini a bordo del Titan, alcuni dei quali avevano pagato 250.000 dollari per vedere il famoso relitto del Titanic. Per le loro famiglie è stato un colpo straziante, inoltre, gli esperti dicono che ci sono pochissime possibilità di recuperare i loro resti.
Paul Hankin, esperto di acque profonde e coinvolto nella ricerca del sommergibile turistico ha così dichiarato: “È un ambiente incredibilmente spietato laggiù. I detriti sono coerenti con un’implosione catastrofica della nave… continueremo a lavorare e cercare l’area, ma non ho una risposta per le prospettive in questo momento”.
