Per gli esperti potrebbe essere formato da antichi resti di animali e sotto l’influenza del calore vulcanico. La sua scoperta potrebbe far luce su come si forma il petrolio.
Un team di scienziati giapponesi del Sagami Institute for Chemical Research, insieme ad esperti delle università di Tokai e Osaka, ha scoperto un materiale fluorescente che si illumina se esposto alla luce ultravioletta. A riportalo è l’agenzia NHK. Si dice che il ritrovamento sia un deposito organico. Sotto la luce naturale emana una luminosità giallo chiara e sotto la luce ultravioletta il riflesso assume una sfumatura giallo-verdastra. I ricercatori hanno trovato un campione in un opale estratto in una foresta vicino alla città di Shikaoi, e un collezionista dilettante ha trovato altre pietre simili alla periferia della città di Aibetsu. L’Associazione mineralogica internazionale ha registrato il minerale a gennaio con il nome di Hokkaidoite, o “pietra di Hokkaido”.
Secondo gli esperti, la pietra è composta principalmente da benzopirene, un composto aromatico organico tossico. A piccole dosi è presente nell’olio. Si suppone che il minerale si sia formato dopo che i resti di organismi viventi che giacevano sottoterra furono riscaldati dai vulcani. I ricercatori ritengono che questa scoperta farà luce sul meccanismo di formazione del petrolio. Il minerale è attualmente esposto nel Tokati Shikaoi Geopark.