Tra le cause ci sono il cambiamento delle abitudini alimentari e la diffusione dei fast food.
Oltre 100 milioni di indiani hanno il diabete. A renderlo noto è un rapporto pubblicato dall’Indian Council of Medical Research – India Diabetes su The Lancet Diabetes and Endocrinology. La ricerca è il frutto di un’indagine durata circa dieci anni realizzata su 113.000 persone di 20 o più anni ed ha messo in evidenza come la concentrazione di diabete tra gli indiani siano “notevolmente maggiore a quanto previsto prima”, con una concentrazione dell’11,4% del totale. In confronto, in Italia, la prevalenza del diabete è di circa il 6%, ovvero la metà, mentre al mondo è stimato che il 9,2% degli adulti soffrano della malattia. In India, la concentrazione più alta è stata riscontrata negli Stati del Goa (con il 26,4%), Puducherry e Kerala (dove la percentuale è del 25%), e la ricerca avverte che è probabile che nei prossimi anni tali numeri possano aumentare nelle zone rurali, dove ora risultano inferiori rispetto alle città. Il rapporto ha anche rivelato che circa 136 milioni di persone, pari al 15,3% della popolazione, convivono con il pre-diabete, con un pericolo superiore di contrarre il diabete nei prossimi anni.
Per l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), che in precedenza aveva stimato che 77 milioni di indiani soffrisse di diabete e circa 25 milioni fossero prediabetici, il diabete è una delle cause della perdita di vista, insufficienza renale, infarto, ictus e amputazione degli arti. Ma cosa causa l’aumento dei casi di diabete nel paese? Per Viswanathan Mohan, l’autore senior dell’indagine, tra le principali cause ci sono i mutamenti delle abitudini alimentari, la migrazione verso i centri urbani, l’orario di lavoro non regolare, la sedentarietà, lo stress, lo smog e la diffusione dei fast food. “Questi fattori insieme stanno provocando un aumento dei pazient diabetici ma anche con pressione alta e obesità addominale – ha dichiarato Mohan al giornale The Hindu. ”La soluzione – ha concluso l’esperto– non può essere esclusivamente politica: anche la popolazione deve assumersi la responsabilità di mangiare sano, diminuire i cibi con un’alta concentrazione di carboidrati, grassi, zucchero e sale, dormire in orario ed fare sport. Con un po’ di disciplina sarà più semplice mantenerci in salute”.