La presenza di ciottoli erosi dell’acqua indica la presenza di un antico fiume, più impetuoso delle aspettative.
Il rover Perseverance della NASA ha catturato nuove immagini che rivelano le tracce di un antico fiume profondo che sfociava in un antico lago marziano, nel cratere Jezero. Dopo essere atterrato sul pianeta rosso nel 2021, Perseverance ha visitato il cratere in una missione per determinare la possibile presenza di vita in passato.
Dopo aver analizzato il bordo anteriore eroso di un deposito a forma di ventaglio, forse il delta di un fiume che sfociava nell’antico lago marziano, il rover ha raggiunto la sommità della struttura alta 250 metri . La superficie di questa morfologia presenta strati curvi che suggeriscono che l’acqua scorreva attivamente. L’ipotesi alla base dell’esplorazione della roccia sedimentaria che la costituisce è che potrebbe conservare testimonianze di acqua e vita, qualora fossero mai esistite. Fino ad ora gli scienziati hanno trovato solo prove di corsi d’acqua relativamente poco profondi su Marte. Tuttavia, i due mosaici di immagini raccolti dalle telecamere di Perseverance mostrano piccole rocce e ciottoli di sedimenti grossolani che indicano la presenza di un fiume più profondo e più veloce di quanto gli scienziati si aspettassero. “Queste tracce indicano un fiume ad alta energia in grado di trasportare una quantità elevata di detriti. Più potente è il flusso d’acqua, più facilmente può spostare pezzi di materiale più grandi”, ha spiegato Libby Ives, ricercatrice della NASA. “È stato un piacere guardare le rocce su un altro pianeta e vedere processi così familiari“, ha aggiunto.