Scoperti tre nuovi tipi di zecche che possono causare la peste

Il prossimo obbiettivo per il ricercatori sarà quello di studiare la genetica molecolare per spiegare la relazione tra le specie scoperte e quelle già conosciute.

Gli scienziati della Tyumen State Medical University hanno scoperto e descritto tre nuovi tipi di zecche pericolose che vivono in Russia e possono causare la peste e la febbre del Nilo occidentale, una malattia mortale del sistema nervoso. A renderlo noto è l’agenzia RIA Novosti. Secondo una dichiarazione di studio pubblicata sul Persian Journal of Acarology questi parassiti sono diffusi in Siberia e Mongolia. Alla luce degli studi, gli esperti hanno concluso che gli esemplari raccolti potrebbero essere descritti come nuove specie. “I parassiti rilevati appartengono a due famiglie: Spinturnicidae e Macronyssidae. I rappresentanti della prima famiglia sono noti per essere portatori di bartonellosi [malattia di Carrión, febbre La Oroya e verruca peruviana], e quelli della seconda, una serie di infezioni focali pericoli naturali , tra cui l’encefalite da zecche, la borreliosi [o malattia di Lyme], la febbre del Nilo occidentale, la febbre emorragica con sindrome renale, la tularemia [infezione batterica nei roditori selvatici] e la peste“, ha affermato Maria Orlova, professore associato della Tyumen Medical University.

Tyumen State Medical University / Maria V. Orlova / Nikolay V. Anisimov

È noto che i parassiti dei pipistrelli (zecche, pulci e mosche succhiasangue) sono attivamente coinvolti nella diffusione di molte infezioni. Gli scienziati hanno trovato uno degli artropodi descritti nel 2020, mentre studiavano le collezioni di pipistrelli conservate in alcool del Museo zoologico dell’Università statale di Mosca. Le altre zecche sono state trovate nei loro habitat naturali nelle repubbliche russe di Buriazia e Tuva su pipistrelli catturati dagli scienziati. I ricercatori hanno spiegato che questi artropodi sono morfologicamente diversi da quelli precedentemente descritti e appartengono a un ecosistema situato più a sud nella parte asiatica della Russia, presumibilmente la Cina. Perciò, in futuro i ricercatori intendono collaborare con specialisti cinesi. Il prossimo passo nella ricerca sarà studiare la loro genetica molecolare per spiegare la relazione tra le specie scoperte e quelle già conosciute. L’obbiettivo degli scienziati è, inoltre, di studiare il coinvolgimento dei parassiti nella diffusione di varie infezioni.