Un ragazzo trentacinquenne affetto da daltonismo rosso-verde ha raggiunto risultati migliori nella visione dei colori dopo aver mangiato funghi allucinogeni.
Un trentenne daltonico ha incredibilmente riacquistato la possibilità di distinguere i colori dopo aver mangiato dei funghetti allucinogeni, chiamati in questo modo per le sostanze psichedeliche / psicoattive presenti, come la psilocibina. Il giovane ha descritto un netto miglioramento della possibilità di vedere i colori, meglio nota come daltonismo, dopo aver mangiato alcuni grammi dei funghi secchi, che nel nostro paese vengono considerati come sostanze stupefacenti e perciò fuorilegge. Nello studio gli effetti dei funghi sono considerati degni di analisi anche per possibili miglioramenti nel controllo della depressione. A descrivere il caso clinico del giovane è stato un team di studiosi americani guidato dagli esperti del Center for Behavioral Health – Neurological Institute della Cleveland Clinic, che hanno lavorato con i colleghi del Dipartimento di Salute Comportamentale – Scuola di Sanità Pubblica dell’Università dell’Alabama. Gli esperti, guidati da Brian S. Barnett, docente presso il Dipartimento di Psichiatria e Psicologia dell’istituto di Cleveland, hanno indicato che in diversi recenti sondaggi, di persone affette da daltonismo, si è notato un miglioramento nella capacità di vedere i colori dopo aver mangiato sostanze psichedeliche, come la psilocibina e della dietilamide dell’acido lisergico, ovvero LSD. Ad oggi non esistono dati oggettivi nella letteratura scientifica “che indicano il grado o la durata dei miglioramenti del daltonismo con il consumo di sostanze psichedeliche”, come dichiarato dagli scienziati autori della ricerca, nonostante ciò si sono concentrati sul caso del 35enne perché quest’ultimo, dopo aver segnalato un miglioramento dopo il consumo dei funghi, ha monitorato con il test di Ishihara, un metodo basato su tavole per analizzare la percezione dei colori che in pratica ha delle immagini “nascoste” che diventano visibili solo a chi ha una vista a colori.
Prima di consumare la dose di psilocibina aveva raggiunto un punteggio di 14 ( con punteggi inferiori a 13 c’è la diagnosi di daltonismo mentre sopra il 17 c’è una visione normale. Tra 13 e 17 c’è una zona grigia, nonostante in passato al ragazzo fosse stato diagnosticato il daltonismo vero e proprio. Dodici ore dopo l’assunzione dei funghetti allucinogeni ha raggiunto 15 e poi 18 dopo 24 ore (ovvero la normale visione dei colori) e raggiungendo i 19 dopo 8 giorni. Per vari mesi il numero è stato 18, mentre un anno dopo è sceso a 16. Gli esperti pensano che un singolo utilizzo dei fungi allucinogeni potrebbe portare a un potenziamento del daltonismo anche per lunghi periodi anche se il meccanismo biologico coinvolto non è ancora stato compreso e comunque non ci si aspetta che difetto genetico possa essere corretto in questo modo. E’ probabile che si tratti di un effetto legato alla capacità di alterare l’elaborazione visiva. In pratica, si tratta di dati discutibili e relativi a un singolo caso perciò dovranno essere realizzate nuove ricerche con un numero maggiore di partecipanti per avere un’eventuale conferma.
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