Con quest’ultima scoperta sono oltre 40mila i vulcani sottomarini scoperti in tutto il mondo.
Un team di esperti ha realizzato la più completa mappatura dei fondali oceanici realizzata fino ad ora rilevando ben 20mila vulcani prima sconosciuti, raddoppiando il numero delle strutture vulcaniche che si ergono per migliaia di metri negli abissi del nostro pianeta. Gran parte dei rilievi non supera i 2.500 metri di altitudine e si trova nei pressi delle dorsali medio-oceaniche, dove il magma fa pressione sulla crosta sottile e fratturata. Ad oggi, però, non è chiaro sa quanti effettivamente siano i vulcani sottomarini, visto che solo il 20% dell’oceano è stato mappato grazie ai sonar. Per ovviare a questo limite, gli oceanografi della Scripps Institution of Oceanography dell’Università della California di San Diego, della Chungnam National University in Corea del Sud e dell’Università delle Hawaii, hanno usato i dati dei radar, che forniscono una copertura globale degli oceani oltre che delle misurazioni del gradiente di gravità verticale (VGG), ovvero la curvatura della topografia della superficie oceanica derivante dalle misurazioni dell’altimetro satellitare. “Abbiamo usato l’ultima griglia di VGG per aggiornare i dati del catalogo globale dei rilievi sottomarini” hanno dichiarato gli esperti nell’articolo che mostra la loro scoperta su Earth and Space Science. “Abbiamo individuato 19.325 nuovi rilievi sottomarini, accrescendo il vecchio catalogo che ne comprendeva 24.643”. Il conteggio ha portato il numero dei monti sottomarini a quota 43.454, circa il doppio di ciò che conoscevamo in passato. Il più alto resta però il Mauna Kea, che compone le catena di montagne sottomarine Hawaiian-Emperor a 5.761 metri sotto il livello del mare ed un’altezza di 9.330 metri totali, superiore anche l’Everest.
I vulcani sottomarini si formano per la collisione di placche tettoniche o per l’eruzione vulcanica. Conoscere queste formazioni è importante perché sapere dove si trovano può potenziare gli sforzi di estrazione in mare e scongiurare i pericoli per la navigazione. Oltre ad aiutare gli esperti a saperne di più sulle placche tettoniche del nostro pianeta e il campo magnetico. Tutto ciò si aggiunge alla loro importanza per la biodiversità marina, per le pareti scoscese in grado di fornire garantire l’habitat a numerosi esseri viventi. I rilievi sottomarini, inoltre, potenziano la risalita delle correnti ricche di nutrienti, garantendo benefici come nitrati e fosfati. Per la National Oceanic and Atmospheric Administration, il 75% dell’attività vulcanica del nostro pianeta si produce in acque profonde. A volte, ma solo sporadicamente, le eruzioni possono rappresentare un pericolo pericolose, perché i vulcani possono produrre degli tsunami.