La formazione è stata chiamata Taam ja’, che deriva dall’espressione che i Maya usavano per indicare l’acqua profonda’, e raggiunge i 274 metri di profondità.
Un team di scienziati del Colegio de la Frontera Sur (ECOSUR), in Messico, ha scoperto un buco blu nella penisola dello Yucatan, che raggiunge i 274,4 metri di profondità e ha una superficie di 13.690 metri quadrati, rendendolo il secondo più profondo del mondo. La struttura carsica, chiamata Taam Ja’, che deriva dall’espressione Maya per indicare ”l’acqua profonda”, è al secondo posto per profondità, dopo il buco blu rinvenuto in Cina nel 2016, il Sansha Yongle, la cui profondità raggiunge i 300 metri.
Secondo gli esperti, il campionamento e l’indagine del buco blu, situato sul fondale marino della baia di Chetumal, è stato effettuato nel settembre 2021 mediante immersioni ed ecoscandagli, tra gli altri strumenti, ma le indagini sono terminate solo quest’anno. Il Taam ja’ ha una forma quasi circolare in superficie, la cui dimensione a 13.690 metri equivale a quella di due campi da calcio professionistici. I fianchi sono ripidi, con pendenze di 80 gradi che formano la struttura di un grande cono coperti da sedimenti, calcare e gesso. Secondo i ricercatori, a differenza delle trincee marine e degli abissi oceanici che sono formati dai movimenti delle placche tettoniche e raggiungono profondità fino a 11.000 metri, i buchi blu sono formazioni carsiche costiere che si sviluppano gradualmente nel corso di secoli e millenni, a causa del frequente movimento dell’acqua di mare in e su terreni costituiti da calcare, qualcosa che abbonda nella penisola dello Yucatan e nei suoi dintorni.