Le nuove osservazioni potrebbero mettere in discussione la teoria secondo la quale il piccolo satellite sia un asteroide catturato dal pianeta rosso.
Il piccolo satellite di Marte Deimos è il protagonista dell’ultimo scatto della sonda degli Emirati Arabi Uniti (Emirates Mars Mission, Emm), la prima intrapresa da una nazione araba. A riferirlo è l’agenzia di stampa emiratina “Wam”, aggiungendo come i dati appena raccolti attraverso le immagini potrebbero mettere in discussione la teoria secondo la quale il satellite marziano sia un ”ex asteroide” catturato dalla gravità del pianeta rosso, ma piuttosto un oggetto nato da Marte. Le foto sono state rese note oggi durante una sessione speciale all’Assemblea generale dell’Unione europea di geoscienze a Vienna, ed hanno fornito nuovi dati sulla composizione e sulla struttura del più piccolo ed esterno satellite marziano. Come sottolinea “Wam”, sono state scattate foto ad alta risoluzione durante i ripetuti passaggi ravvicinati della luna, nonché le prime osservazioni in assoluto effettuate nell’ultravioletto estremo. Le osservazioni hanno rivelato, per la prima volta, regioni di Deimos mai osservate in precedenza.
“Non siamo sicuri di come si siano originati Phobos e Deimos”, ha spiegato Hessa al Matroushi, capo della squadra scientifica di Emm. “Una vecchia teoria descrive i due satelliti come asteroidi catturati, ma ci sono questioni irrisolte sulla loro composizione. Anche il modo esatto in cui sono arrivati nelle orbite di oggi è oggetto di ricerca; dunque qualsiasi nuova informazione sui due satelliti, in particolare Deimos, osservato di rado, può aiutare ad aprire nuovi spiragli sulla composizione dei satelliti del pianeta rosso. Le nostre osservazioni ravvicinate di Deimos finora indicano un’origine planetaria“, ha annunciato Al Matroushi. Nei primi giorni di febbraio 2021, gli Emirati Arabi Uniti hanno realizzato un passo storico raggiungendo Marte con la sonda Hope, diventando il primo stato arabo a lanciare una missione senza equipaggio su Marte. I primi sorvoli di Deimos realizzati da Hope sono iniziati tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio 2023, ad una distanza di cento chilometri dalla superficie. Hope continuerà a studiare il piccolo satellite di Marte per l’intero 2023.