Questi insoliti corpi celesti si formano quando il campo gravitazionale fa collassare una stella supermassiccia con tale intensità da disintegrare i neutroni in particelle elementari.
Gli astrofisici dell’Università di San Paolo e dell’Università Federale della ABC (Brasile) hanno scoperto all’interno di un residuo di supernova quella che potrebbe essere una “strana” stella, o quark, un ipotetico corpo celeste formatosi dopo il collasso gravitazionale di una stella supermassiccia. Come dettagliato nella loro ricerca, accettata per la pubblicazione sulla rivista Astronomy & Astrophysics, un corpo compatto nei resti della supernova HESS J1731-347 è stato considerato, in passato, come una piccola stella di neutroni. Tuttavia, nuove misurazioni della sua massa, dimensione e temperatura superficiale suggeriscono che potrebbe trattarsi di un altro tipo di corpo celeste. Dopo aver confrontato i risultati delle misurazioni dell’oggetto compatto XMMU J173203.3-344518 con i modelli della teoria gravitazionale ipotizzata e con vari scenari di raffreddamento, i ricercatori hanno scoperto che le sue caratteristiche sono più in linea con quelle di una stella di quark.
Le stelle di quark, a livello teorico, sono ipotetici corpi celesti che si formano quando il campo gravitazionale fa collassare una stella supermassiccia con tale intensità da disintegrare i neutroni in particelle elementari. Secondo gli accademici, la massa dell’astro, pari allo 0,77% di quella del Sole, è molto inferiore a quella delle stelle di neutroni con nucleo di ferro, che di solito hanno una massa 1,1 volte maggiore di quella del Sole. Finora, questi risultati coincidono con le osservazioni effettuate dai ricercatori dell’Università di Tubinga (Germania) e hanno superato le prime verifiche di coerenza, che “aprono una finestra al lavoro teorico e osservativo per studiare in profondità la formazione della natura e della storia” e confermano la sua origine. Se si dimostrasse che si tratta di una stella di quark, verrebbe confermata anche la teoria che ne propone l’esistenza.