Più di 17 milioni di uccelli sono stati uccisi in questa stagione, il numero più alto della storia.
La carenza di terreno in Giappone sta ostacolando l’abbattimento di massa di milioni di uccelli a causa di un’epidemia record di influenza aviaria. A riferirlo, martedì, è stata l’emittente pubblica NHK. Più di 17 milioni di uccelli sono stati abbattuti nel Paese asiatico in questa stagione per l’influenza aviaria, ovvero circa il 9% dei polli domestici, il numero più alto mai registrato. Ben 26 prefetture (su un totale di 47) sono state colpite dai focolai in questa stagione, 7 di loro avevano segnalato carenza di terreno utile per il seppellimento degli animali.
Intanto gli esperti sottolineano l’urgenza di studiare nuove misure per prevenire un’ulteriore diffusione del virus con l’introduzione dell’incenerimento o la diminuzione del numero di uccelli da macellare. Questa malattia si sta diffondendo in vari paesi del mondo, come Giappone, Cambogia, Cina e altri. L’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha avvertito che l’umanità deve prepararsi a uno scenario in cui il virus dell’influenza aviaria potrebbe scatenare una nuova pandemia. I dati dell’OMS indicano che ci sono stati più di 860 casi confermati di influenza aviaria negli esseri umani dal 2003 al 2023. Più della metà delle persone infette è morta. In America Latina, il Cile ha rilevato più di 1.500 leoni marini morti durante il primo trimestre del 2023. Gli specialisti hanno collegato queste morti all’influenza aviaria H5N1. Intanto il Ministero della Salute cileno ha confermato mercoledì scorso il primo caso di influenza aviaria nell’uomo. L’influenza aviaria è una malattia virale altamente contagiosa che colpisce gli uccelli, soprattutto quelli domestici e da allevamento. Esistono vari ceppi di virus dell’influenza aviaria, alcuni dei quali hanno potenzialità zoonotiche, cioè possono infettare anche gli esseri umani. La trasmissione avviene attraverso il contatto diretto con gli animali infetti oppure con materiale biologico contaminato. La malattia può determinare grave morbilità e mortalità negli uccelli e può avere gravi ripercussioni sull’economia dei paesi in cui si diffonde.