Ci sono voluti molto esperimenti ed un approfondito studio scientifico ma alla fine il risultato è arrivato. Gli scienziati sono riusciti a risolvere un mistero al quale ad oggi non si era riusciti a dare risposta overo quello del ghiaccio cubico, svelando come avvenga la sua formazione. I risultati dello studio, annunciati da un team di scienziati cinesi e riguardante quello che è noto come IC, sono stati pubblicati sulla rivista Nature: a condurlo sono stati gli esperti della CAS, l’Accademia cinese delle scienze che hanno effettuato vari esperimenti che consentissero di verificare la cosiddetta diversità polimorfica del ghiaccio. Seconda finalità dello studio era anche accertare la possibilità che il ghiaccio potesse strutturarsi, per l’appunto, in una configurazione di tipo cubico.
Secondo il team di ricerca il ghiaccio si manifesta, nella forma più comune, in un reticolo di forma esagonale. Ma in particolari condizioni ambientali ed in particolare di temperatura e pressione, la posizione degli atomi di acqua può essere radicalmente influenzata e questo può portare a disposizioni inusuali e differenti da quanto ci si aspetterebbe. Del resto ad oggi gli scienziati hanno individuato almeno venti diverse forme del ghiaccio, tra le quali quella cubica.
Sfruttando la microscopia elettronica a trasmissione criogenica, oltre alla deposizione di vapore acqueo sul grafene, gli scienziati hanno osservato la formazione di cristalliti di ghiaccio ad una risoluzione molecolare. Gli autori dello studio hanno dunque concluso che si formasse ghiaccio monocristallino IC e IH. Si ritiene inoltre che le conclusioni potrebbero dare un importante crontributo prezioso alla fisica del ghiaccio e alla microscopia. Oltre che riuscire a comprendere ancor meglio il comportamento del ghiaccio: il che potrebbe avere applicazioni importanti sia nell’ambito della scienza del clima che della geologia.