È stata effettuata una nuova stima secondo cui la popolazione mondiale, probabilmente, raggiungerà il suo picco di 8,5 miliardi di persone intorno al 2040 e che potrebbe crollare a soli 6 miliardi di persone entro il 2100. Qualora questa previsione dovesse essere esatta, si tratterà della prima volta che la popolazione globale vedrà un declino dalla peste nera a metà del 14° secolo.
Di recente la popolazione mondiale ha superato gli 8 miliardi di persone, e i ricercatori ipotizzano due scenari possibili che mostrano come potrebbe evolversi il prossimo cambiamento della popolazione di tutto il mondo. Nel massimo scenario ipotizzato, vi è un significativo miglioramento che riguarda lo sviluppo economico, l’istruzione e la salute con un picco della popolazione a 8,5 miliardi di intorno al 2040 prima di scendere drasticamente a circa 6 miliardi di persone entro il 2100. In un secondo scenario chiamato “Too Little Too Late”, il mondo continuerà a svilupparsi dal punto di vista economico in maniera simile agli ultimi 50 anni, mostrando come risultato che la popolazione globale raggiungerà il picco di 8,6 nel 2050 e che poi scenderà a 7 miliardi nel 2100.
Tuttavia, come ultima analisi, le stime dipenderanno da quante persone vivranno nella povertà, considerato un fattore vitale nel cambiamento della popolazione globale. Aree significative del Pianeta, in particolare alcune nazioni dell’Africa e dell’Asia, ad oggi stanno vivendo una rapida crescita della popolazione. Questo dipende da come affronteranno lo sviluppo economico. Se la ricchezza è disturbata in modo equo e la crescita economica è piuttosto a favore, allora è possibile che queste popolazioni raggiungano prima il picco anziché dopo.
Come ha dichiarato Per Espen Stoknes, responsabile del progetto Earth4All e direttore del Centro per la sostenibilità presso la Norwegian Business School: “Sappiamo che il rapido sviluppo economico nei paesi a basso reddito ha un enorme impatto sui tassi di fertilità. I tassi di fertilità diminuiscono man mano che le ragazze hanno accesso all’istruzione e le donne hanno potere economico e hanno accesso a una migliore assistenza sanitaria”.
Jorden Randers, uno dei principali modellisti di Earth4All e co-autore di The Limits to Growth, ha spiegato che: “Il problema principale dell’umanità è il consumo di carbonio di lusso e della biosfera, non la popolazione. I luoghi in cui la popolazione sta aumentando più velocemente hanno un’impronta ambientale estremamente piccola per persona rispetto ai luoghi che hanno raggiunto il picco di popolazione molti decenni fa. Una buona vita per tutti è possibile solo se si riduce l’uso estremo delle risorse dell’élite ricca”.