Come riportato da ANSA, quest’oggi 28 marzo, la capsula Soyuz MS-22 si è sganciata senza equipaggio (per questioni di sicurezza) a bordo dalla Stazione Spaziale Internazionale (Iss) ed è tornata sulla Terra atterrando in Kazakistan alle ore 13.46 (ora italiana), nei pressi della città di Dzhezkazgan. La navicella era stata mandata in orbita in seguito alla perdita del liquido refrigerante rilevata lo scorso dicembre 2022. Nel frattempo, i sette membri dell’equipaggio della Expedition 68 si sono concentrati su nuovi esperimenti scientifici e hardware recentemente consegnati a bordo del veicolo cargo Dragon di SpaceX.
Il comandante della stazione Sergey Prokopyev con l’ingegnere di volo Roscosmos Dmitri Petelin e l’ingegnere di volo della NASA Frank Rubio stanno prolungando la loro permanenza nello spazio per una missione di un anno. Il trio dovrebbe tornare in sicurezza sulla Terra all’interno della nave di equipaggio Soyuz MS-23, inviata lo scorso 24 febbraio dall’agenzia spaziale russa. Intanto, i membri dell’equipaggio della Iss hanno iniziato ad attivare nuovi esperimenti scientifici e a riparare l’equipaggiamento della tuta spaziale consegnato a bordo del veicolo Cargo Dragon di SpaceX lo scorso 16 marzo.
La Soyuz MS-22, atterrata in Kazakistan, adesso verrà recuperata dai tecnici dell’agenzia spaziale russa Roscosmos, che analizzeranno nei migliori dei modi la capsula per ricostruire in totale sicurezza le cause che hanno provocato il danno subito a dicembre. Fino ad oggi la principale ipotesi è quella dell’impatto di un micrometeorite o di un detrito spaziale.