Questa settimana è iniziato per i musulmani di tutto il mondo il periodo di osservazione del Ramadan. Persino l’astronauta degli Emirati Sultan Al Neyadi, attualmente in servizio sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS), osserverà questo importante evento del calendario islamico, ma molte persone si stanno chiedendo: come fanno gli astronauti musulmani a osservare il Ramadan nello spazio?
Il Ramadan fa parte del nono mese del calendario islamico ed è per i musulmani un momento di riflessione, comunità e preghiera. Si inizia dalla prima vista della falce di Luna fino a quella successiva, dato che il calendario islamico è un calendario lunare, quindi quest’anno durerà all’incirca dal 22 marzo al 23 aprile. In questo particolare periodo, gli adulti musulmani digiunano dall’alba al tramonto ovunque essi si trovino, ma sulla Stazione Spaziale Internazionale ci sono ben 16 albe e tramonti ogni giorno, quindi questo non funzionerebbe in orbita.
Ad ogni modo, la ISS utilizza l’Universal Coordinated Time (UTC), quindi anche l’astronauta Al Neyadi potrà osservare il periodo di digiuno. Come? A bordo della Stazione Spaziale ci sono dispense, qualora il digiuno potrebbe influenzare la salute fisica o mentale di una persona. I viaggiatori possono anche essere esenti, dunque Al Neyadi ha confermato in una conferenza stampa di gennaio che lui rientrerebbe in questa categoria.
Come ha spiegato l’astronauta Al Neyadi: “Il digiuno non è obbligatorio se non ti senti bene. Quindi, siamo effettivamente autorizzati a mangiare cibo sufficiente per prevenire qualsiasi escalation di mancanza di cibo, nutrizione o idratazione”. Inoltre, nei suoi sei mesi in orbita intorno alla Terra, Al Neyadi celebrerà anche Eid al-Fitr, alla fine del Ramadan, e Eid al-Adha, che sarà celebrato a giugno/luglio.