Spazio: l’uomo potrebbe mettere piede su Mercurio?

Le temperature estreme, sia di giorno che di notte, e le fortissime escursioni termiche rendono il pianeta un luogo ostile ad una futura esplorazione umana.

È il pianeta più piccolo del Sistema Solare, il più interno, ovvero il più vicino al Sole e anche uno degli oggetti meno esplorati. Si tratta di Mercurio. Ad una distanza di 58 milioni di chilometri dalla nostra stella, il Sole su Mercurio appare tre volte più grande rispetto a ciò che accade sulla Terra. L’intensità della luce solare fa raggiungere alla crosta del pianeta una temperature anche di 430 gradi. Ma con il calare del Sole, la quasi assenza dell’atmosfera fa disperdere rapidamente il calore nella notte quando le temperature raggiungono i 180 gradi sotto zero. Negli anfratti della superficie rocciosa di Mercurio, verso i poli, queste bassissime temperature persistono tutto l’anno, consentendo la presenza di ghiaccio di acqua prodotta dall’interazione dei protoni del vento solare con gli ossidi nei minerali superficiali. Ma nonostante la prossimità al Sole e le vertiginose oscillazioni delle temperature superficiali, l’uomo potrebbe mettere piede su Mercurio.

Spazio: l’uomo potrebbe mettere piede su Mercurio?

La rotazione del pianeta è particolarmente lenta, pertanto ci vogliono 59 giorni terrestri al pianeta per completare un giro intorno a se stesso mentre la rivoluzione, relativamente breve, consente a Mercurio di impiegare poco meno di 176 giorni terrestri per terminare un unico ciclo di giorno e notte. Seguendo il terminatore, la linea che delimita la zona illuminata dalla parte in ombra, sarebbe possibile evitare il caldo estremo del Sole e le temperature gelide della notte. L’unico problema è cercare un modo per raggiungere la superficie in tutta sicurezza. L’assenza di un’atmosfera, da utilizzare come freno, limiterebbe le possibilità di controllare la velocità di rientro richiedendo una notevole quantità di combustibili pesanti. Un altro aspetto da tenere presente è la forza di gravità che su Mercurio è un terzo di quella terrestre, comunque notevole per le dimensioni del pianeta che è poco più grande della Luna. Il piccolo pianeta possiede, infatti, un gigantesco nucleo di ferro e una crosta superficiale sottile, una caratteristica misteriosa e che lo rende molto più pesante in rapporto alla sua grandezza. Un altro problema da tenere presente è la notevole presenza di radiazioni che aumentano man mano che ci si avvicina al Sole e la complessa traiettoria da percorrere per raggiungere il pianeta che renderebbe il viaggio lungo circa sette anni; una vera e propria impresa. In ogni caso inviare un lander sulla superficie del pianeta sarebbe un notevole passo in avanti per darci una nuova prospettiva del pianeta più vicino al Sole.