Le figure scolpite risalgono ad un periodo compreso dalle dinastie Tang (618-907 d.C.) e Song (960-1279 d.C.).
L’abbassamento del livello dell’acqua del Fiume Azzurro ha fatto riemergere antiche sculture in pietra realizzate all’epoca delle dinastie cinesi Tang (618-907 d.C.) e Song (960-1279 d.C.). La scoperta è avvenuta nella Contea di Anyue, non lontano dalla città di Ziyang, nella zona sud ovest della provincia di Sichuan. Si tratta di figure scolpite direttamente nella roccia, spesso incorniciate da decorazioni. Anche lo scorso agosto, per l’abbassamento del fiume Yangtze, emersero antiche statue buddhiste rimaste fino ad oggi sommerse nei pressi della città di Chongqing, nel sud-ovest. Lo Yangtze, o Fiume Azzurro, è il più lungo del paese e il terzo più lungo sulla Terra. Durante il suo percorso attraversa la Cina e taglia la città di Chongqing, popolata da oltre 31 milioni di abitanti.
La Contea di Anyue è un’area ricca di sculture rupestri, scoperte nel corso degli anni. Le più antiche risalgono all’epoca della dinastia Han Orientale (25 d.C. – 220 d.C.), mentre durante il governo dei Tang e dei Song quest’arte raggiunse il culmine. Ora sono oltre 100mila le sculture in pietra venute alla luce in oltre 230 siti. La loro collocazione spesso in luoghi difficili da raggiungere tra le montagne ne ha impedito la scoperta per lungo tempo.