L’obiettivo principale del DART era testare la capacità di alterare la traiettoria di un asteroide in caso di eventuale impatto di un corpo celeste contro la Terra.
Un team internazionale di scienziati ha rivelato come la collisione del veicolo spaziale della missione Double Asteroid Redirection Test (DART) con l’asteroide Dimorphos ha provocato una scia di polvere, le cui immagini sono state catturate dal telescopio spaziale Hubble. “L’impatto di DART e la successiva formazione della coda dimostrano definitivamente che la coda di un asteroide può essere provocata anche da un impatto“, ha affermato Jian-Yang Li, autore principale dello studio e ricercatore presso il Tuscon Institute of Planetary Sciences (Arizona, USA), in un‘ntervista con l’ente accademico, spiegando che questo lavoro fornisce dettagli per interpretare le osservazioni passate e future degli asteroidi. Lo studio, pubblicato mercoledì scorso sulla rivista scientifica Nature, rivela la formazione di una scia di polvere, e dimostra le tre fasi successive all’impatto: la formazione di un cono di espulsione (di circa 1.000 tonnellate di polvere), il vortice a spirale di detriti intrappolati lungo l’orbita dell’asteroide attorno al suo asteroide genitore Didymos, e la coda dietro l’asteroide che viene tirata indietro da una leggera pressione.
“Non abbiamo mai assistito alla collisione di un oggetto con un asteroide in un sistema di asteroidi binari in tempo reale, ed è davvero sorprendente“, ha detto Jian-Yang. Inizialmente, l’obiettivo principale del DART era testare la capacità di alterare la traiettoria dell’asteroide mentre orbitava intorno all’asteroide Didymos per testare il primo sistema di protezione planetaria in caso di eventuale impatto di un corpo celeste contro la Terra. Come spiegato dalla NASA, né Didymos né Dimorphos rappresentano una minaccia per la Terra, i dati della missione aiuteranno i ricercatori ad ottenere maggiori informazioni su come deviare il percorso di un asteroide lontano dalla Terra, se sarà necessario. Secondo la NASA, questa ricerca fa parte di una serie di studi che convalidano l’impatto cinetico (la collisione del DART e dell’asteroide) come metodo di difesa planetaria. L’asteroide Didymo è uno dei corpi celesti più interessanti del nostro Sistema Solare. Scoperto nel 1996, è composto da due oggetti distinti: Didymos A e Didymos B (Dimorphos), che orbitano attorno al loro centro di massa comune ogni 11,92 ore. Didymos B ha una dimensione di circa 160 metri, mentre Didymos A è grande circa 780 metri.