Francia: le pietre di Carnac sono le più antiche, più grandi e più bizzarre di Stonehenge

pietre di carnac
Fonte: Twitter/@Giovyfh

Le pietre di Carnac sono state per migliaia di anni protagoniste di miti. Circa 3.000 antichi megaliti si trovano all’interno di un campo situato lungo la costa meridionale della Bretagna, precisamente nel nord-ovest della Francia. Lo scopo della loro presenza, tuttavia, resta ancora un mistero.

Molto probabilmente le pietre di Carnac furono collocate durante il Neolitico prima dell’arrivo in zona dell’agricoltura. Si sostiene che tali pietre risalgano al 4500 a.C., ma si dice che siano state spostate nel campo nella regione di Carnac verso il 3300 a.C. Tuttavia, risultano più antiche di quelle di Stonehenge nel sud dell’Inghilterra, forse costruite in più fasi che vanno dal 3000 a.C al 2000 a.C.

Le pietre di Carnac risultano la più grande collezione di antichi megaliti al mondo; le migliaia di rocce sono distribuite su un’area di circa 3 chilometri. La maggior parte di esse è scolpita in granito ottenuto dall’area locale, ma altre sembrano provenire da cave nella parte orientale di Le Manio, distanti circa 40 chilometri.

Malgrado molte delle pietre siano state posizionate in successione e in maniera piuttosto ordinata, non risultano uniformi e possono essere suddivise in una serie di categorie diverse in base alla loro forma e allineamento, conosciute come Le Ménec, Kermario e Kerlescan.

Come ha spiegato ala BBC Travel Olivier Agogué, amministratore del sito: “Ci sono molte teorie interessanti, alcune con esempi che sembrano adattarsi a determinate circostanze, ma c’è sempre più da confutare che da dimostrare. Gli allineamenti di Carnac non sono rettilinei, si snodano e seguono una cresta che separa la pianura costiera dal mondo interno, terrestre, probabilmente agendo come una sorta di confine simbolico tra i due. Certo, non ha impedito alle persone di passare tra di loro, ma segna una separazione geografica tra terra e mare che non è casuale. Ma il suo significato cerimoniale o religioso è aperto all’interpretazione”.