Corea: un’incredibile varietà di animali e piante rare nell’area demilitarizzata

L’assenza dell’uomo ha consentito alla natura di prosperare nella zona di confine tra i due paesi.

La zona smilitarizzata (DMZ), che divide in due la penisola coreana, è un’area quasi del tutto disabitata, motivo per cui, 70 anni dopo l’armistizio della guerra, flora e fauna rare si sono sviluppate in maniera incontrastata. Per celebrare il 70° anniversario della fine delle ostilità militari attive tra la Corea del Nord e la Corea del Sud, Google Arts & Culture ha pubblicato le immagini che mostrano un paradiso per la fauna selvatica nella zona cuscinetto lunga 257 chilometri tra i due paesi, circondata da recinzioni e mine antiuomo. Realizzate grazie alla collaborazione con diverse istituzioni della Corea del Sud, le straordinarie immagini mostrano una biodiversità incredibile in un tratto di terra che è rimasto indisturbato dall’uomo. “Dopo la guerra di Corea, la DMZ ha conosciuto una presenza umana minima per oltre 70 anni e la natura danneggiata dal conflitto si è ripresa da sola“, hanno gli esperti sul sito. “Di conseguenza, si è sviluppato un nuovo ecosistema difficile da osservare altrove; un vero e proprio santuario per la fauna selvatica“. Il progetto consente inoltre agli spettatori di fare un “tour virtuale” di siti storici della guerra e opere d’arte basate sulle esperienze delle persone nella regione. La DMZ ospita piante e animali “completamente unici per la Corea” – il 38% dei quali è in pericolo, ha affermato Google sul sito del progetto.

Lontre eurasiatiche (Lutra lutra) (Istituto nazionale di risorse biologiche di Nakdonggang/Google Arts & Culture)

Le telecamere senza equipaggio installate dall’Istituto nazionale di ecologia mostrano gru in via di estinzione, cervi muschiati, orsi e capre di montagna, nonché lontre che “si muovono liberamente lungo il fiume” tra i due paesi, il tutto in una vasta gamma di habitat, tra cui montagne innevate, zone umide e foreste. Queste telecamere hanno anche catturato un orso nero asiatico per la prima volta in 20 anni, hanno detto i ricercatori, una specie in rapido declino a causa della distruzione dell’habitat e del bracconaggio. Sono 6.168 le specie selvatiche di piante, mammiferi, uccelli, anfibi e rettili, pesci d’acqua dolce, macroinvertebrati bentonici e ragni contate dagli studiosi. E mentre le organizzazioni ambientaliste e i ricercatori continuano a chiedere una protezione ambientale consolidata per la DMZ, i rapporti ancora tesi tra i due paesi impediscono, per ora, un progetto comune.