Il disco nero di Mercury ha contribuito a migliorare ulteriormente la qualità dei dati di Solar Orbiter.
Diversi strumenti della sonda Solar Orbiter dell’ESA/NASA hanno catturato il transito di Mercurio davanti al Sole, il 3 gennaio. Il pianeta interno più vicino alla nostra stella appariva come un cerchio perfettamente nero che si muoveva davanti al Sole. In questo filmato, ripreso dallo strumento Extreme Ultraviolet Imager (EUI), si può notare Mercurio con sullo sfondo alcune imponenti strutture gassose nell’atmosfera esterna del Sole.
Mercurio è il pianeta più vicino al Sole e uno dei più piccoli del Sistema Solare. È anche uno dei pianeti più caldi, con temperature che possono superare i 400 gradi durante il giorno e scendere a -170 gradi durante la notte. Il pianeta ha una superficie rocciosa e presenta numerose crepe e crateri, il che suggerisce che abbia subito impatti di asteroidi e meteoriti nel corso della sua storia. La sua superficie è anche ricoperta da una sottile atmosfera di gas rarefatti. A causa della sua vicinanza al Sole, Mercurio completa un’orbita intorno ad esso in soli 88 giorni terrestri. Tuttavia, la sua rotazione è molto lenta e impiega 176 giorni terrestri per compiere un giro completo su se stesso. Questo significa che un giorno su Mercurio dura quasi due anni terrestri. Il pianeta è stato visitato solo da una missione spaziale, la missione Mariner 10 della NASA nel 1974. Nel 2011, la sonda MESSENGER è stata lanciata per studiare il pianeta da vicino e ha trasmesso una vasta quantità di dati sulla sua superficie, composizione e atmosfera.