Studiare Urano con la missione ”Uranus Orbiter and Probe”, il concept di missione per studiare Urano e le sue lune, è l’obbiettivo di molti studiosi, tra cui Mandt della Johns Hopkins University.
Studiare Urano ”da vicino” è una dei prossimi obbiettivi dell’esplorazione spaziale. A ribadirlo è Kathleen Mandt, scienziata planetaria dell’Applied Physics Laboratory della Johns Hopkins University. Secondo quanto pubblicato su Science, la scienziata sostiene che la NASA dovrebbe inviare in tempi relativamente rapidi una sonda destinata solo ed esclusivamente ad Urano. In effetti gli astronomi hanno analizzato molto Marte, sia per la poca distanza dalla Terra, sia perché presenta una superficie solida sulle quali è possibile atterrare. Secondo Mandt un tale approccio è però errato. Anche se pianeti che hanno un’atmosfera molto densa sono più difficili da analizzare, perché non hanno una superficie sulla quale i rover possano camminare, studiarli è indispensabile per capirne le caratteristiche. E, secondo la Mandt, dovremmo anche fare presto visto che la prossima ”miglior finestra di lancio” sarebbe nel 2032, quando l’allineamento tra Giove e la Terra permetterà una fionda gravitazionale verso il pianeta.
Scoperto nel 1781 da William Herschel, Urano è il settimo pianeta in ordine di distanza dal Sole e il terzo pianeta più grande del sistema solare, con un diametro di circa 50.000 chilometri. Una delle caratteristiche più interessanti di Urano è la sua inclinazione sull’asse di rotazione, che è di circa 98 gradi rispetto al piano dell’eclittica. Ciò significa che Urano ruota quasi di lato rispetto alla suo orbita intorno al Sole. Questa inclinazione insolita fa sì che i poli del pianeta siano esposti alla luce solare per periodi molto più lunghi di quelli all’equatore, il che ha importanti effetti sul clima e sulle condizioni meteorologiche del corpo celeste. Il periodo di rotazione di Urano è di circa 17 ore, mentre il periodo di rivoluzione intorno al Sole è di circa 84 anni terrestri. A causa della sua grande distanza dal Sole, Urano riceve solo circa un quattordicesimo della quantità di luce solare che la Terra riceve, il che rende il pianeta estremamente freddo. La temperatura superficiale media di Urano è di circa -195 gradi Celsius, rendendo il pianeta più freddo del Sistema Solare, dopo Nettuno. Urano è composto principalmente da gas e ghiaccio, con una piccola quantità di roccia al centro. La sua atmosfera è composta principalmente da idrogeno e elio, con tracce di metano e altre molecole. La presenza di metano nell’atmosfera di Urano è ciò che gli conferisce il suo caratteristico colore azzurro-verde. Il metano assorbe la luce rossa e riflette la luce blu, dando a Urano il suo aspetto unico. Il sistema di anelli di Urano è uno dei più deboli del sistema solare, ma è ancora visibile da telescopi di buona qualità. Si compongono principalmente da polvere e detriti di ghiaccio, e si ritiene che sia stato formato dall’impatto di un grande asteroide con il pianeta. Urano ha anche numerosi satelliti naturali, spesso molto piccoli, tra cui Miranda, Ariel, Umbriel, Titania e Oberon.