La situazione nell’Oceano Antartico sta suscitando una preoccupazione sempre più elevata. La zona ricoperta dai ghiacci, infatti, si sta riducendo così velocemente a tal punto da raggiungere il minimo storico. Stando agli ultimi rilevamenti eseguiti dallo statunitense National Snow and Ice Data Center (NSIDC), la superficie del ghiaccio marino dell’area si è ridotta a 1,91 milioni di chilometri quadrati. Si tratta dell’estensione più bassa dal 1979 ai giorni d’oggi.
In una nota emanata dal NSIDC si può leggere: “Con ancora un paio di settimane di stagione di scioglimento, l’estensione dovrebbe scendere ulteriormente prima di raggiungere il minimo annuale“.
La più recente rilevazione in Antartide della grave situazione di disgelo è stata registrata a febbraio del 2022, quando la zona di ghiaccio galleggiante si era abbassata per la prima volta al di sotto dei 2 milioni di chilometri quadrati. Tuttavia, questa preoccupante riduzione dei ghiacci viene rilevata dal 2016 e la situazione si fa sempre più allarmante considerata la sua veloce progressione.
Ad ogni modo, malgrado il disgelo dei ghiacci marini non comporta una forte influenza sul livello del mare, dato che il ghiaccio di per sé si trova già nell’acqua, esso comunque va a circondare e salvaguardare le grandi piattaforme di ghiaccio d’acqua dolce dell’Antartide, che dal canto loro possono invece provocare un disastroso aumento del livello del mare, durante i secoli che verranno, se il loro veloce scioglimento continua ad avanzare come negli ultimi anni.