Un bolide spaziale di 2,5 chili sul cielo di Puglia e Basilicata

Ora è caccia ad eventuali frammenti sul suolo.

L’ormai famoso ‘‘bolide di San Valentino” avvistato nella serata del 14 febbraio, soprattutto tra la Puglia e la Basilicata, sarebbe stato prodotto dall’ingresso in atmosfera di un oggetto caratterizzato da una massa di circa 2,5 chili, che avrebbe viaggiato in una traiettoria che va da Bari a Matera. A renderlo noto sono le prime analisi realizzate dagli esperti di Prisma, la Prima Rete Italiana per lo Studio delle Meteore e dell’Atmosfera dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf). Il fenomeno, avvistato da tanti iscritti sui social, è stato registrato anche da tre delle oltre 60 telecamere fish-eye della rete Prisma installate in varie parti del nostro territorio: ed in particolare quelle di Castellana Grotte, Tricase e Vasto, che hanno consentito anche di stabilire il momento preciso del passaggio dell’oggetto, alle ore 18:58.

Fonte: PRISMA

In particolare, la camera di Castellana Grotte ha registrato l’attraversamento del cielo da parte di una scia molto luminosa. “Le stime fanno propendere per una scia del bolide che va da Bari e si dirige verso Matera“, dichiarano gli scienziati, che sono già all’opera per rendere maggiormente precisi i calcoli e stimare sia la zona di provenienza dell’oggetto (di solito questi oggetti hanno un’origine asteroidale riconducibile alla fascia principale tra le orbite di Marte e Giove) sia l’eventuale zona di caduta dell’oggetto. Considerando che le prime stime indicano una massa iniziale della meteora all’ingresso in atmosfera di 2,5 chili, è probabile che non tutto il materiale si sia distrutto in atmosfera e che qualcosa sia rimasto, raggiungendo il terremo sotto forma di una meteorite dal peso di circa 200 grammi.